Coronavirus in Campania, non solo la vedova del boss delle cerimonie: morta anche un’insegnante di Fuorigrotta

Coronavirus in Campania, non solo la vedova del boss delle cerimonie: morta anche un’insegnante di Fuorigrotta
di Ettore Mautone
Giovedì 27 Agosto 2020, 00:00 - Ultimo agg. 14:56
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Sono due le morti per Covid-19 registrate in Campania nelle ultime 24 ore sebbene solo una inserita nel bollettino ufficiale della Protezione civile aggiornato alle ore 23,59 del 25 agosto. La prima è Rita Grande, vedova del popolare manager delle cerimonie di Sant’Antonio Abate, don Antonio Polese, e coinvolta nel focolaio della Sonrisa. La donna aveva 80 anni e diverse patologie di base. Sebbene positiva ai tamponi di screening inizialmente era asintomatica. Successivamente, alla comparsa dei primi sfumati segni dell’infezione, era stata ricoverata al Cotugno insieme al genero per precauzione. Mentre quest’ultimo ha superato i segni dell’infezione da Sars-Cov-2 negativizzandosi (è in fase di dimissione in attesa del secondo tampone negativo) la donna, anche a causa delle complicanze legate all’età, non ce l’ha fatta. Una conferma che i rischi maggiori, in questa fase dell’epidemia in cui prevalgono gli asintomatici, li corrono le persone anziane e fragili. A smentire però almeno in parte questa tesi è un altro anomalo decesso occorso nella notte tra il 25 e il 26 agosto. Si tratta di un’insegnante di Fuorigrotta 57anni in buone condizioni di salute che l’altro ieri sera ha chiamato il 118 per un collasso. La pressione è risultata bassissima. Accompagnata all’ospedale San Paolo all’ecografia cardiaca è emersa una probabile miocardite. La pressione è rimasta bassa e non si è riusciti in nessun modo a stabilizzarla su valori normali. Pertanto è stata chiesta la consulenza e il trasferimento al Monaldi dove per il ricovero hanno chiesto il tampone. Intanto la donna è andata in arresto cardiaco. Ripresa in viata dai rianimatori è risultata positiva al tampone. Trasferita per questo nei posti letto Covid specialistici dell’ospedale del mare poco dopo il ricovero è morta. In base alle ipotesi dei clinici il Covid potrebbe in questo caso aver colpito il cuore anziché il polmone come accade di solito. Alla anamnesi emerge un solo picco febbrile apparso il venerdì precedente rientrato con una sola dose di tachipirina. Purtroppo anche su scala nazionale il numero di morti balza a 13 dopo che da 4 settimane la media era stata di 5-6 casi al giorno.

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Intanto la situazione negli ospedali in Campania resta sostanzialmente stabile anche se il Cotugno con 16 su 16 posti occupati in degenza ordinaria, 11 ricoveri in subintensiva su 8 posti disponibili e 6 posti su 8 di terapia intensiva liberi. Nella mattinata di ieri 2 i trasferimenti al Loreto mare per altrettanti 2 ricoveri da pronto soccorso: un 20 enne proveniente dalla Spagna con tosse e dispnea ma tac negativa e un 28enne proveniente dalla Sardegna con polmonite interstiziale a focolai multipli in più serie condizioni. A Napoli 1 il Covid center Ospedale del mare ha liberi i 6 posti di intensiva e i 6 si subintensiva e ha liberato anche, con trasferimenti al Loreto mare, alcune unità specialistiche con 9 posti liberi sui 24 attivi. Crescono invece i ricoverati al Loreto dove ci sono 18 pazienti sui 20 posti resi disponibili in questo primo step. A fronte di questo scenario i positivi del giorno sono 135 su 3.026 tamponi, di cui ben 71 casi di rientro (41 dalla Sardegna e 30 da estero), 3 i guariti. Nel borsino dei contagi nelle regioni la Campania dunque passa dal secondo posto del giorno prima al quinto posto. In testa la Lombardia con 269 casi, a seguire il Lazio con 162, la Toscana con 161, il Veneto a 147, quindi dopo la Campania l’Emilia-Romagna (120), il Piemonte (75), la Sardegna (53), la Puglia (51), la Liguria (41). Val d’Aosta a zero casi, le altre 9 regioni a meno di 34 casi. Su scala nazionale si tratta di una vera e propria esplosione di nuovi casi, 1.366 contro gli 876 del giorno prima anche perché sono stati fatti moltissimi tamponi, più di 93 mila il numero più alto di sempre per una percentuale di positivi al tampone in crescita (14,6 positivi ogni mille contro i 12,1 di martedì) che in Campania resta molto più alta della media (44,6 positivi ogni mille tamponi, il triplo del valore nazionale nazionale) e un indice Rtche in valore assoluto è molto alto (2,89) mentre ancora sotto 1 secondo le valutazioni della Protezione sivile che corregge il dato in baso al tasso di ospedalizzazione.
 


A Napoli sono 67 i nuovi positivi, 18 viaggiatori di ritorno dall’estero (Spagna, Corfù, Croazia, Malta, Grecia), 12 esiti di screening di viaggiatori di rientro dalla Sardegna, 4 ancora esiti di screening viaggiatori di ritorno dalla Emilia Romagna, ulteriori 22 che hanno effettuato il tampone per i quali si sta per risalire alle motivazioni che hanno generato la necessità del test e individuare i contatti stretti, 11onfine emersi su tamponi domiciliari eseguiti dalle Usca, contatti stretti di positivi per i quali sono in corso gli approfondimenti di ulteriori contatti stretti.  

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