Coronavirus, Moretta (commercialisti):
«Ripresa, decreto Montagna decisivo»

Coronavirus, Moretta (commercialisti): «Ripresa, decreto Montagna decisivo»
Domenica 19 Aprile 2020, 18:58 - Ultimo agg. 19:02
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«L’emergenza sanitaria ha cambiato il nostro stile di vita e professionale. Il decreto Montagna ci consentirà di capire quale procedure seguire per affrontare la fase due e riprendere le nostre attività. Dobbiamo essere molto diligenti nell’applicare certe procedure e collaborativi per evitare intoppi e non frenare la nostra attività professionale».  Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, intervenendo al webinar “La giustizia tributaria ai tempi del Covid 19”, organizzato dalla Commissione di studio “Accertamento e Contenzioso tributario” dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli.  

«Il tempo gioca un ruolo importantissimo per l’economia del Paese, ogni giorno di ritardo sarà tempo perso dal punto di vista economico. Il Consiglio dell’Ordine - ha proseguito Moretta -  è impegnato a raccogliere le istanze degli iscritti per alleviare le difficoltà dei colleghi. Elisabetta Garzo, presidente del tribunale di Napoli, mi ha assicurato che mercoledì prossimo riapriranno le aule dei tribunali segno che ci stiamo avviando verso una ripresa». 

Sulla stessa lunghezza d’onda Fiorenzo Sirianni, direttore della direzione della giustizia tributaria del Mef: «E’ necessario valutare gli aspetti applicativi per l’avvio dell’udienza a distanza e le modifiche in materia di processo tributario telematico. C’è un cambiamento radicale nelle modalità organizzative degli uffici pubblici degli studi dei professionisti e degli Enti impositori. E’ giusto dialogare per trovare aspetti condivisibili e agevolare il compito di tutti gli attori del processo tributario. Stiamo definendo il decreto e la prossima settimana lo invieremo al Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria per prescritto parere. Il Decreto consentirà che l’udienza a distanza può essere svolta dalle parti processuali ma anche dai giudici dal collegio e dal personale amministrativo, tutti da remoto.  Gli applicativi su cui poggeranno i collegamenti saranno piattaforme che assicurano sicurezza informatica».

Secondo Immacolata Vasaturo, tesoriere dell’Odcec di Napoli, «questa emergenza sanitaria ha anticipato i tempi per l’attuazione delle udienze a distanza e per tutti noi ha dato forte spinta verso la digitalizzazione della giustizia tributaria che era ferma al palo. Tante le ragioni, servivano nuovi investimenti oltre che provvedimenti che si possono realizzare anche in tempi rapidi. Confidiamo che ci si possa adeguare rapidamente alle nuove emergenze che ci si parano di fronte».

Per Alfredo Montagna, presidente della Commissione tributaria regionale per la Campania, «Il regime ordinario non è più come prima ed è importante capire come dobbiamo proseguire nelle tre fasi che seguiranno. Per questo ieri ho licenziato un provvedimento sulle norne organizzative. Credo fortemente nella consultazione preventiva, nessuno può pensare di affrontare da solo la situazione difficile come quella che stiamo attraversando. Il mio decreto è frutto dell’elaborazione dei suggerimenti che mi sono arrivati da avvocati, commercialisti e Agenzia dell’Entrate. Nella prima fase emergenziale l’amministrazione pubblica italiana è stata colta impreparata sotto il profilo informatico. Ma è appena giunta dal Ministero la notizia che da domani tutto il personale delle commissioni tributarie provinciali è abilitato a lavorare da casa».

Tante le emergenze sottolineate dai relatori. «Abbiamo necessità di accelerare perché il sistema si deve rimettere in moto al più presto, ha rimarcato il numero uno dei commercialisti di Caserta, Luigi Fabozzi, dovrà essere lasciata una traccia di tutte le regole che si stanno formando in questo periodo emergenziale affinché si possano offrire certezze ai professionisti nel lavoro che dovranno affrontare all’indomani del ritorno alla normalità».

«Per la ripresa della riscossione dei versamenti sospesi è prevista un’unica soluzione entro il 30 giugno prossimo, senza possibilità di rateizzazione, ha sottolineato Pasquale Saggese, presidente della Commissione “Accertamento e Contenzioso tributario” dell’Odcec Napoli. Si registra, dunque, un’eccessiva prossimità della scadenza che causerà un cumulo tra versamenti arretrati e quelli in scadenza naturale. E’ chiaro che il legislatore deve intervenire con decreto portando in avanti le scadenze».

Massimiliano Tasini, componente del Gruppo di Lavoro del Cndcec sulla giustizia tributaria, ha evidenziato che «è stato difficile operare con le diverse decretazioni d’urgenza che sono state prodotte nelle ultime settimane relative alle proroghe dei termini di tutte le fasi dei processi amministrativi.  Ne contiamo ben quattro che sono poi state ulteriormente affiancate da direttive e circolari dell’Agenzia delle Entrate. Il nostro punto di riferimento resta però l’articolo 83 del decreto 18/2020 che dispone circa le proroghe processuali e quelle dei termini di impugnazione. Dall’interpretazione univoca del dettato normativo è chiaro che le proroghe interessano tutti i procedimenti, ivi compresi quelli tributari. A questa lettura si è poi aggiunta la successiva circolare dell’Agenzia delle Entrate che ha parlato di sospensione generalizzata per 60 giorni. I contribuenti potranno quindi usufruire di questa misura fino al 17 giugno».

A ribadire l’importanza del lavoro dei commercialisti è ancora una volta Fabrizio Russo, presidente dell’Odcec di Benevento: «Un ruolo strategico che ci è stato riconosciuto per decreto ma chiediamo di svolgerlo anche tramite un’interlocuzione preliminare. E’ importante che il ministero stia redigendo un protocollo per disciplinare le udienze. Nel momento economico che stiamo vivendo in cui le imprese devono recuperare fatturato e finanza noi siamo fondamentali come presidio culturale e di legalità».

 
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