Coronavirus a Napoli: «Per le mascherine a Ponticelli sono spuntati i bagarini»

Coronavirus a Napoli: «Per le mascherine a Ponticelli sono spuntati i bagarini»
di Gennaro Di Biase
Domenica 26 Aprile 2020, 23:04 - Ultimo agg. 27 Aprile, 13:19
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Il far west delle mascherine gratis spedite a domicilio della Regione. Siamo a Ponticelli, nel rione popolare di via dei Mosaici. Un gruppo di uomini si avvicina al postino che sta imbucando i dpi nelle cassette postali e, con «minacce verbali e intimidazioni» si fa consegnare i kit destinati ai condomini. L’episodio, denunciato nei giorni scorsi dagli stessi abitanti della zona e confermato da Poste Italiane, è segno di una tensione sociale preoccupante in vista della fase 2, che riguarda anche altre periferie partenopee e altre zone della Campania. Continua intanto la consegna dei dispositivi in città: «Si proseguirà fino al 2 maggio – spiega la Regione – Entro quella data verrà consegnato il kit da due mascherine a ognuna delle 375mila famiglie napoletane». 

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L’EPISODIO 
Gli «intermediari» delle mascherine esistono e non sono pochi. «Qui c’è stato caos nella distribuzione – racconta Luigi Zimbaldi, consigliere comunale residente a Ponticelli – Nei quartieri popolari, anche per via dell’inadeguatezza delle cassette postali, la distribuzione delle mascherine avviene a volte tramite intermediari di palazzo. Per quanto riguarda la mia famiglia, le mascherine sono state consegnate dal postino a qualcun altro, e a noi non è stata mai recapitata. Nella scala del mio palazzo siamo 12 famiglie, e sono stati consegnati 4 pacchi mascherine. Da quello che ho raccolto dagli abitanti della zona, su 130 scale e 1700 appartamenti sono sparite circa 700 mascherine. Va detto che diversi intermediari le hanno distribuite regolarmente». Cioè parliamo della sparizione di circa 350 kit, visto che ogni busta contiene due dispositivi. «Non voglio accusare nessuno – prosegue Zimbaldi – Nei prossimi giorni valuteremo se e come adottare misure ufficiali in sede istituzionale su questo tema». «Soggetti potenzialmente legati alla criminalità organizzata interferiscono nella distribuzione delle mascherine – dichiara il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli – Abbiamo chiesto all’unità di crisi e a Poste Italiane nuove soluzioni per garantire la consegna dei dispositivi a tutte le famiglie. Sono numerosissimi i cittadini che denunciano consegne irregolari, soprattutto nei rioni di edilizia popolare dei quartieri periferici di Napoli e anche furti in altre province, come avvenuto ieri ad Avellino. Ci risulta che l’incaricato di Poste Italiane abbia consegnato a volte tutte le mascherine destinate ai nuclei familiari di un intero fabbricato ad un unico individuo, senza accettarsi della corretta distribuzione dei dispositivi. Chi ritira le mascherine per tutte le famiglie è potenzialmente legato al mondo della criminalità organizzata, che come tale vuole controllare ogni cosa per tenere in pugno la popolazione dei quartieri a rischio e per guadagnare consensi sfruttando l’emergenza sanitaria».

POSTE 
Non solo i «bagarini» delle mascherine. Si rubano anche dispositivi dalle cassette delle lettere, come conferma la Regione. Va detto in proposito che il contratto tra Palazzo Santa Lucia e Poste Italiane prevede una consegna «contactless», che avvenga cioè, e per motivi sanitari, senza contatto diretto tra postino e cittadino. Ma non prevede che avvenga tramite intermediari non qualificati come portieri condominiali. Nel caso di Ponticelli – dicono da Poste – si è proceduto alla consegna nelle cassette secondo le modalità indicate dalla Regione. Ci sono state tensioni dovute ad aspettative della cittadinanza non correttamente con minacce verbali e intimidazioni nei confronti dei portalettere e comportamenti agiti con lo scopo di ottenere più mascherine rispetto alle due previste per ogni famiglia. 

IL CALENDARIO 
Sui social, intanto, centinaia di utenti chiedono notizie sul calendario della distribuzione, sottolineando, in diversi casi e in diversi quartieri della città, la consegna a macchia di leopardo tra un fabbricato e l’altro.

Dalla presidenza di Palazzo Santa Lucia chiariscono che «la distribuzione procede secondo le mailing list di Poste e andrà avanti fino al 2 maggio in città. Sono 4,4 milioni le mascherine destinate ai 2,2 milioni di famiglie campane, senza distinzione di reddito, che era prevista solo per i dispositivi distribuiti tramite le farmacie. Di queste 375mila sono napoletane. Su alcuni quartieri siamo al 50% della consegna e su altri al 75%. Oggi si procederà con la consegna all’Arenella, al Vomero. E arriveranno kit in zona Fuorigrotta-Bagnoli».

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