Coronavirus a Napoli, caccia all'Amuchina: c'è chi la acquista di seconda mano

Coronavirus a Napoli, caccia all'Amuchina: c'è chi la acquista di seconda mano
di Melina Chiapparino
Giovedì 27 Febbraio 2020, 07:03
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Napoli è in preda allo “sciacallaggio” da Coronavirus che continua a far lievitare i prezzi dei prodotti igienico-sanitari. Ma non solo. Sull’ondata del panico che accompagna l’innalzamento dei livelli di allarme, fioccano truffe ed espedienti per spillare soldi ai cittadini, in cambio di finte rassicurazioni e servizi inesistenti. Se fino a oggi il rincaro del costo di Amuchina e mascherine monouso, vendute persino a 10 euro, aveva invaso soprattutto il commercio online e qualche piccolo punto vendita, adesso la follia dei prezzi alle stelle dilaga tra i commercianti furbetti. Il paradosso è sempre più evidente. Da una parte, molti negozianti sono in ginocchio e c’è chi prevede addirittura la chiusura temporanea perché non riceve le forniture dalle aziende del Nord, dall’altra parte c’è chi non esita a speculare sui prodotti che vanno a ruba. 

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RINCARI 
Ora che le mascherine e l’Amuchina sono introvabili, l’assalto è diretto ai prodotti considerati palliativi. Questo non esclude il tentativo, registrato nelle farmacie partenopee, di prenotare scatole dei prodotti igienico-sanitari terminati. Richieste che vengono respinte dai farmacisti. Nei supermercati, invece, sono cominciate le scorte di alcol, salviette disinfettanti e candeggina che, diluita, consente la preparazione di soluzioni simili all’Amuchina. Sta diventando sempre più difficile reperire confezioni di alcol in formati piccoli, mentre sui flaconi da un litro a salire i punti vendita al dettaglio arrivano a rincarare il prezzo di diversi euro. Questo significa che una confezione grande di alcol che costava 12 euro prima del Coronavirus, si può trovare anche a 15-20 euro. E poi le salviette disinfettanti: è in corso una razzia per tutti i formati, con aumenti che vanno da 10 ai 50 centesimi sul costo ordinario, stanno andando a ruba anche i contenitori per liquidi da viaggio. 

EFFETTI
Le conseguenze del panico da Coronavirus arrivano fino al punto di offrire soldi per acquistare l’Amuchina usata, come avvenuto in una farmacia del Vomero lunedì scorso. «Ero in fila e mi sono disinfettata le mani con il gel che avevo in borsa - racconta una 17enne napoletana, residente al Vomero - mi sono ritrovata circondata da persone che mi hanno chiesto dove l’avessi comprata e mi hanno offerto 12 euro per il gel che avevo appena usato». Se questo episodio non può che essere l’eccezione nella follia che sta contagiando i cittadini più spaventati, c’è invece un giro di commercio abusivo che coinvolge un numero più significativo di persone. «Gli approfittatori che hanno comprato grandi quantità di disinfettanti vendono abusivamente bottigliette in cui travasano il liquido per distribuirlo illegalmente e speculare sul prezzo - denuncia Angelo Pisani di NoiConsumatori.it - questo business in nero avviene nelle case e, oltre a rappresentare un grave rischio igienico-sanitario, alimenta lo sciacallaggio che si sta diffondendo ai danni dei più spaventati». 

TRUFFE 
«Gli speculatori hanno creato un’economia sulla paura della gente» spiega Pisani che ha aperto uno sportello dell’associazione NoiConsumatori.it per raccogliere le denunce dei cittadini. «Le truffe maggiormente diffuse riguardano la possibilità di effettuare test per Coronavirus o di fornire kit per l’esecuzione autonoma dei tamponi - continua Pisani - invitiamo tutti a denunciare questi episodi e a seguire scrupolosamente solo le indicazioni fornite dal ministero della Salute». Un altro fenomeno registrato in questi giorni dall’associazione e che può essere considerato in qualche modo l’ennesimo effetto da Coronavirus, riguarda le liti familiari tra le mogli che vorrebbero impiegare il budget di casa per fare le scorte di spesa e medicinali e i mariti che devono pagare entro fine febbraio la quota di rateizzazione dell’Agenzia delle Entrate. «Abbiamo proposto la costituzione di un comitato per chiedere al governo di prorogare la data entro cui rateizzare le cartelle esattoriali» conclude il legale di Noi-Comsumatori.it 

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