Covid in Campania, De Luca striglia le Asl: «Subito nuovi posti letto operativi»

Covid in Campania, De Luca striglia le Asl: «Subito nuovi posti letto operativi»
di Adolfo Pappalardo
Martedì 13 Ottobre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 12:37
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Anche se da qualche giorno la Campania ha mollato la testa della classifica nazionale dei contagi, rimane una zona ad alto rischio. Tra le regioni, tutte con nuovi contagiati, per il quarto giorno consecutivo è infatti la Lombardia ad avere l’incremento più alto, con 696 casi. Seguita però dalla Campania con appena una trentina di casi in meno (662 per la precisione su 7405 tamponi) anche se in Lombardia si fanno il doppio dei tamponi: oltre 14mila. Senza contare come alcuni focolai preoccupano. Come quello nella Rsa dei Colli Aminei dove ci sono 48 positivi, su 225 tamponi effettuati. Ma il caso a Napoli città è solo la punta dell’iceberg. Un po’ ovunque, specie nella provincia, si ha notizia di nuovi casi tra gli alunni delle scuole e comincia a preoccupare anche la questione dei posti letto dedicati ai malati Covid. «Napoli e tutta la Campania sono sicuramente un po’ in difficoltà sui posti di degenza Covid. Serviranno da qui a un mese nuovi posti, come ha spiegato anche il governatore De Luca», ricorda il direttore del 118 dell’Asl Napoli 1 Giuseppe Galano, facendo il punto sui posti letto disponibili in degenza. Senza contare che mancano medici e infermieri. 

Per questo l’unità di crisi regionale della Campania ha tenuto ieri una riunione con la Protezione civile nazionale e il Ministero della salute in merito alla richiesta di medici e infermieri per far fronte all’aumento dell’epidemia. La richiesta era stata avanzata nei giorni scorsi dal governatore De Luca nell’incontro a Roma con il ministro Roberto Speranza e il commissario Domenico Arcuri, spiegando che negli anni del commissariamento della sanità sono diminuiti di 13mila unità gli addetti alla sanità campana e che i concorsi partiti negli ultimi mesi non hanno dato l’effetto sperato. De Luca per questo ha chiesto al più presto 600 medici e 800 infermieri. Ma nel vertice Protezione civile e Ministero hanno confermato la disponibilità informando la Campania che è stata aperta una lista nazionale a cui i medici che vogliono partire volontari verso la Regione possono aderire e che ci sono già alcune centinaia di adesioni. E nei prossimi giorni ci saranno altre riunioni per stabilire il numero dei sanitari disponibili e il loro trasferimento negli ospedali campani per cercare di colmare la carenza di personale. 

 

«Napoli e tutta la Campania sono sicuramente un po’ di difficoltà sui posti di degenza Covid.

Ne serviranno da qui a un mese di nuovi», spiega il direttore del 118 dell’Asl Napoli 1 e del centro regionale Giuseppe Galano, facendo il punto sui posti letto disponibili in degenza e in terapia sub intensiva, visto che per ora le terapie intensive a disposizione ci sono. «Ci avviciniamo anche al periodo dell’influenza stagionale - spiega Galano - che ogni anno aumenta di circa il 10 per cento i ricoveri, per questo sarà importante la campagna di vaccinazione. Tra due settimane più o meno l’influenza arriverà, portando ulteriori necessità e richieste di intervento e occorreranno altri posti disponibili. In questo momento in ambito regionale - continua - riusciamo ad affrontare la situazione ma in prospettiva serve che aumentino queste disponibilità».

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«Ora il sistema sta reggendo con un po’ di difficoltà ma abbiamo l’esigenza di allargare le disponibilità. Serve un filtro - continua Galano - che è quello dei medici di base: un filtro territoriale fondamentale che funziona ma potrebbe funzionare meglio, anche se a volte non è colpa della medicina territoriale perché spesso è molto più sbrigativo per il cittadino chiamare direttamente il 118, un po’ come avveniva prima quando le persone andavano direttamente al pronto soccorso dell’ospedale senza consultare il proprio medico prima».

E proprio sul nodo dei posti letto c’è stata una riunione tra il governatore e i vertici delle Asl. Qui, in questa sede, raccontano i presenti, De Luca è stato molto duro ed ha chiesto ai direttori generali di implementare subito i posti letto. Specie quelli per i contagiati a bassa intensità. 
 

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