Coronavirus, Napoli città blindata: posti di blocco alla stazione, passeggeri identificati

Coronavirus, Napoli città blindata: posti di blocco alla stazione, passeggeri identificati
di Gennaro Di Biase
Martedì 10 Marzo 2020, 09:00 - Ultimo agg. 15:45
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La Napoli di frontiera si adegua al decreto che tra 7 e 8 marzo ha blindato il Nord a causa del Coronavirus. E lo fa un passo alla volta, l'ultimo dei quali è stata la riunione di ieri sera convocata dal prefetto Valentini cui hanno preso parte Comune e forze dell'ordine per praparsi al nuovo decreto del governo che trasforma l'Italia in zona arancione vietando tutti gli spostamenti.

Ma già dalla mattina i tre quarti dei Frecciarossa erano stati annullati per carenza di passeggeri. Dopo il maxi-esodo di domenica mattina, che ha portato folle di cittadini da Milano in piazza Garibaldi, la Polfer ha iniziato controlli a campione all'uscita delle banchine. Sono ore di organizzazione per tutti, anche per le forze dell'ordine. Al molo Beverello procedono gli imbarchi, e una coppia di turisti bergamaschi, arrivata ieri a Procida, è stata rispedita a Napoli. Al momento sarebbero circa un migliaio le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione per dichiarare di essere rientrate in Campania dalle zone rosse per «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».
 

 

L'atmosfera è opaca. I negozi sono tutti aperti nella stazione di piazza Garibaldi. Ma tutti vuoti. Alcuni commercianti puliscono ossessivamente banconi e scaffali. «Facciamo quello che possiamo per scacciare il virus», sospira la cameriera di un bar. Tra la gente regna l'incertezza. Le mascherine sono tante, e sempre più diffuse tra i giovani. Tanti anche i guanti. C'è poi chi, non avendo una mascherina, si copre bocca e naso con la sciarpa. I binari sono meno frequentati del solito, e tra le banchine e la stazione, ci sono diversi presidi degli agenti della polizia ferroviaria. Come spiegano gli agenti, il flusso dal Nord si è placato molto dopo il boom di domenica. E, a campione, i passeggeri vengono identificati «con la media di 1 su 5». Se chi viene controllato denuncia di arrivare dalle zone rosse scatta una multa di 206 euro. Dopo l'identificazione, seguiranno verifiche nei prossimi giorni, e in caso di contagio il viaggiatore identificato rischia la denuncia penale. I treni in partenza da Milano - che effettuano fermate anche a Roma, Bologna e Firenze - arrivavano ieri a Napoli con circa 30 persone a bordo. La Polfer ha registrato, sempre ieri, casi di passeggeri in partenza verso le zone rosse, ma non autodenunce di arrivi al Sud, visti anche i controlli alla stazione di Milano. Ma non si arriva solo dalla stazione: per i circa 1000 cittadini che nelle ultime ore hanno certificato il loro viaggio in Campania dalla Lombardia e altre zone a contenimento rafforzato, è obbligatorio comunicare l'arrivo al Comune e al proprio medico o all'operatore del servizio di sanità pubblica e restare in isolamento volontario per 14 giorni, evitando contatti sociali. In ogni caso, alle persone in quarantena o positive al virus è vietato lo spostamento. Pena multa, nel primo caso, e denuncia nel secondo.
 

Si parte per le isole. Termoscanner alla mano, uomini della Protezione Civile misurano la temperatura a chi si imbarca. Da 37.5 mezzo in poi si va in quarantena nel container allestito vicino alle banchine. All'interno dell'aliscafo ci si accomoda a sedili alterni, il che riduce la capienza a bordo. Vacanze difficili, si vede dalle facce dei turisti ieri mattina, e dal fatto che il 30% dei viaggiatori porta la mascherina. Diversi stranieri, molti campani, qualche accento del Nord. A Procida, sempre ieri, erano arrivati in vacanza due turisti di Bergamo risultati negativi al termoscanner. Sono stati rispediti a Napoli in aliscafo. Il sindaco dell'isola, Dino Ambrosino, ha chiesto al governatore che siano le compagnie di navigazione ad accertare la provenienza dei passeggeri.

Ieri in Prefettura si è riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Al vertice, cui hanno preso parte le forze dell'ordine, si sono chiarite le applicazioni del decreto dell'8 marzo e si sono precisate le modalità dei controlli su locali e flussi: «Ho chiesto alle forze di polizia il controllo scrupoloso delle norme del decreto del Governo - ha detto il sindaco - Faccio un appello a tutti: sono vietati gli assembramenti e non bisogna stare insieme tutti nello stesso luogo.
E poi basta con l'immagine inaccettabile dell'esodo di persone che dal Nord si sono spostate al Sud. Lo Stato deve garantire ordine, identificare chi si è spostato sul nostro territorio e deve fare in modo che questo comportamento irresponsabile non si ripeta più, per non rendere vano il lavoro enorme che stiamo facendo a Napoli, dove finora i casi sono contenuti». 

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