Coronavirus a Napoli, Gianni Fiorellino ancora in isolamento: «Giorno 11 e l’Asl non risponde»

Gianni Fiorellino con la moglie e i due figli
Gianni Fiorellino con la moglie e i due figli
di Gennaro Morra
Lunedì 19 Ottobre 2020, 18:33 - Ultimo agg. 23:31
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A 11 giorni dal tampone antigenico, effettuato in una struttura privata, che lo trovò positivo al Covid-19, Gianni Fiorellino è ancora in isolamento nella sua abitazione di Nola, insieme a tutta la sua famiglia. E attende di conoscere il risultato del test molecolare eseguito dall’Asl Napoli 3 Sud quattro giorni fa. Nel frattempo, la stessa autorità sanitaria gli ha comunicato che il più grande dei suoi due figli ha contratto il virus, mentre nessuno dei suoi contatti diretti, che pure erano stati immediatamente segnalati all’Asl, ha ricevuto la visita degli addetti ai prelievi per essere sottoposto al tampone.

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«È assurdo, ci sarebbe da ridere, se non fosse una cosa gravissima – si sfoga il cantante –. Tramite il medico di famiglia, abbiamo chiesto che l’Asl venisse a fare il tampone a tutt’e quattro. Per mia moglie e i miei figli si sono presentati il 13 ottobre e dopo 48 ore abbiamo ricevuto l’esito, scoprendo che il bambino più grande è positivo. Invece, per il mio tampone ho dovuto attendere ancora due giorni e ad oggi non so ancora se sono positivo o meno». Una situazione paradossale, considerando che si tratta di un unico nucleo familiare i cui membri convivono nella stessa casa: «Il mio medico curante è disperato e non sa più cosa fare, perchè tanti suoi assistiti sono nella mia situazione – rivela Fiorellino –. Io stesso sono da giorni attaccato al telefono, cercando di parlare con il numero verde dell’Asl, ma è un’impresa impossibile. E il mio timore è che, se sono risultato positivo, la mia quarantena scatti dal 15 ottobre, mentre io sono in isolamento già da 11 giorni.

E poi, vista la tempistica dell’Asl, chissà quando verrebbero a farmi un nuovo tampone e quanto impiegherebbero per farmi avere l’esito. Insomma, rischio concretamente di restare bloccato in casa per un mese».

Ma la denuncia dell’artista 38enne non si ferma alla sua situazione personale: «Il 9 ottobre l’Asl mi chiamò perché comunicassi i nomi delle persone con cui avevo avuto contatti nelle ultime 48 ore – racconta –. Ma tutta la gente presente su quella lista non ha ricevuto dall’Asl nemmeno una telefonata. Ci sono miei collaboratori che sono in isolamento da 11 giorni, come me, e continuano a chiamare invano l’Asl per chiedere un tampone a domicilio per se stessi e le loro famiglie». E per questo il cantante si scaglia contro amministratori locali e governo: «Vanno in tv e ci dicono che stanno facendo il possibile, che la situazione è sotto controllo, ma non è vero niente – protesta Fiorellino –. Oppure autorità nazionali e locali si accusano a vicenda, mentre le persone stanno chiuse in casa ad aspettare l’Asl che vada a fargli il tampone. Mi piacerebbe parlare direttamente con De Luca e raccontargli come stanno davvero le cose, perché, da ciò che dice nei suoi interventi pubblici, sembra non ne sia al corrente o finge di non sapere».

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