Covid a Napoli, la sfida dello spritz: folla con i bicchieri in mano davanti ai bar, raffica di multe

Covid a Napoli, la sfida dello spritz: folla con i bicchieri in mano davanti ai bar, raffica di multe
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 18 Dicembre 2020, 23:00 - Ultimo agg. 20 Dicembre, 17:16
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Come se nulla fosse. Come un anno fa di questi tempi: tutti ammassati - «assembrati», nel gergo questurino - con la mascherina abbassata, lo spritz o l’aperitivo tra le mani, una sigaretta che brilla rossa nella notte napoletana. Movida più forte delle regole, tra i baretti di Chiaia e in qualche strada del Vomero. Vince la voglia di relax, la deregulation batte i procolli cromatici che impongono l’allarme rosso: centinaia di persone in strada, con tanti residenti allarmati. Affacciati al balcone scattano foto (molte delle quali spedite a Il Mattino), avvertono le forze dell’ordine. Tanto che nella serata di ieri è stato necessario l’intervento della polizia municipale, agli ordini del comandante Ciro Esposito, ma anche degli agenti in forza all’ordine pubblico della questura. Decine le multe elevate per violazioni delle regole imposte per il contenimento della pandemia, proviamo a fare chiarezza su cosa è accaduto nella serata di ieri, nella zona a ridosso dei baretti di Chiaia. Ci sono alcuni locali aperti e che servono aperitivi a decine di clienti. Le foto sono impietose, confermano una buona dose di indifferenza nei confronti di chi sta facendo sacrifici adeguandosi alle regole. Nei confronti di chi prova ad adeguarsi, in attesa di tempi migliori.

Ma quali sono state le infrazioni rilevate? In sintesi, bar e localini possono stare aperti fino alle 22 per l’asporto; anche dopo le 22 per la consegna (il cosiddetto delivery). Ma in entrambi i casi non è consentita la consumazione di drink, bibite e altro nei pressi dei locali. Multato il consumo in prossimità dei locali, che è poi quello che si è verificato ieri sera.

E non è tutto. Sanzioni anche per uso improprio delle mascherine, di fronte a gruppi di ragazzi che bevono e fumano sigarette a pochi centimetri di distanza, come se non ci fosse l’esigenza di contenere la diffusione del coronavirus. Una serata che rischia di essere replicata anche in questo fine settimana, prima della possibile zona rossa sulla settimana di Natale e Capodanno.

 

Ma torniamo alla serata di ieri, proviamo a mettere a fuoco questo colpo di coda della movida cittadina. Struscio natalizio, momenti di ressa sui marciapiedi o in prossimità dei negozi di giocattoli. Ma anche tante auto incolonnate lungo via Marina, viale Kennedy o corso Umberto, per lo shopping più atteso dell’anno. Sono i presupposti della cosiddetta terza ondata, l’incubo di un pericoloso rebound di contagi per i primi giorni di gennaio. Ma cosa è accaduto nella zona dei baretti? Non sono mancati momenti di frizione. Multe a chi non ha evitato l’assembramento provocato dal consumo in prossimità del locale. Non ci stanno gli esercenti, che battono su una serie di punti: abbiamo piazzato paratie per impedire l’accesso all’interno dei locali, abbiamo riorganizzato le casse e la distribuzione, cosa dobbiamo fare più? Cosegnamo i nostri prodotti, non possiamo certo vigilare all’esterno, perché non siamo forze dell’ordine. Non abbiamo alcun potere per impedire a pochi metri di distanza dai nostri locali, che le persone si fermino in strada a parlare. 

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Ma ecco alcune contravvenzioni elevate al termine del lavoro del capitano della municipale Sabina Pagnano: un bar nei pressi di piazza dei Martiri (consumi di bevande in un’area non consentita); due bar nei pressi di via Bisignano (vendita di alcolici pronti al consumo, senza idoneo confezionamento), con tanto di assembramenti non consentiti. Sono stati multati anche un parrucchiere in zona Chiaia, dove sono state trovate venti persone non distanziate, un numero decisamente incongruo per gli spazi a disposizione, e una pizzetteria che vendeva tranci e focacce senza confezionamento. Oggi di nuovo movida nel mirino, spritz e ossembramenti osservati speciali. 
 

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