Coronavirus, rischio focolai: a Casalnuovo strade sbarrate

Coronavirus, rischio focolai: a Casalnuovo strade sbarrate
di Pino Neri
Martedì 7 Aprile 2020, 08:57 - Ultimo agg. 20 Marzo, 18:00
3 Minuti di Lettura

Cinque strade chiuse, a partire da quella in cui è scoppiato un temutissimo focolaio che ha travolto l'esistenza della famiglia di un noto macellaio della zona: moglie, figlio e suoceri ricoverati in ospedale. La macelleria di via Napoli è stata chiusa da giorni. Da ieri mattina anche l'intera strada.

Ma la paura sta montando in tutta l'area. Sempre ieri il sindaco della vicina Pomigliano, Raffaele Russo, ha comunicato la notizia di altri due morti. L'ultimo decesso risaliva al 25 marzo, un operaio proveniente da Piacenza. Le persone uccise dal Covid sono cinque; diciassette i contagiati: un aumento considerevole nonostante i controlli spietati della polizia locale, che domenica non ha esitato a denunciare e multare persino un prete «girovago».

A Casalnuovo, finora, sono due le vittime ma aumentano i timori legati al focolaio della macelleria. Si attende l'esito di altri otto tamponi mentre ancora altri sette sono stati richiesti. Le preoccupazioni si moltiplicano. Ieri in via cautelativa il titolare di un supermercato al rione Licignano ha deciso di chiudere. «La mamma di un nostro dipendente ha una crisi respiratoria ha scritto sulla pagina Facebook del suo negozio ma non sappiamo di che si tratti per cui in via precauzionale oggi chiudiamo».

LEGGI ANCHE Coronavirus a Napoli: prima vittima a Qualiano. E a Calvizzano i primi quattro contagiati

Si chiude dappertutto. Cinque le strade fatte sbarrare con i new jersey di plastica dal sindaco Massimo Pelliccia: via Napoli appunto e poi via San Pietro, via San Marco, via Fontana e via Salice. L'obiettivo è di far circolare solo pedoni, fino al 12 aprile. Poi si vedrà. In via Napoli, è stata disposta dal Comune una sanificazione speciale. Con un manifesto i cittadini sono invitati a rivolgersi all'Asl in caso di malessere durante la dispersione dei battericidi.

Paura e polemiche sulla gestione dell'emergenza. Polemiche che non si placano anche se le opposizioni e alcune associazioni hanno teso una mano al sindaco. Hanno chiesto l'istituzione di un Comitato di Salute Pubblica. La richiesta è stata inviata con una pec, contiene la proposta di un coordinamento super partes della gestione delle informazioni sul contagio e di una collaborazione che punti a rafforzare i controlli sulle strade. Il documento è stato sottoscritto dalle associazioni «Una Città che...», «Sud Protagonista», «Voce e Popolo» e «Gnc Casalnuovo» e dai consiglieri comunali Errichiello, Pelliccia, Brandi, Perugino, Romano, Sorrentino, Corcione, Peluso, Sassone e Cerbone. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA