Coronavirus, a San Gennaro battesimo
in chiesa: tutti denunciati, anche il prete

Coronavirus, a San Gennaro battesimo in chiesa: tutti denunciati, anche il prete
di Francesco Gravetti Elisabetta Froncillo
Sabato 21 Marzo 2020, 09:51
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I carabinieri sono intervenuti proprio mentre il prete cospargeva di acqua benedetta il capo della bambina: i genitori erano emozionati, il padrino orgoglioso, il fotografo scattava con discrezione. Un battesimo in tempi di coronavirus: un reato, considerando che il Governo nei suoi vari decreti ha tassativamente vietato lo svolgimento delle funzioni religiose.
Niente funerali, niente matrimoni ma anche niente battesimi, non ci sono eccezioni. Invece a San Gennaro Vesuviano qualcuno ha pensato bene di aggirare il divieto, pensando di farla franca: i militari, però, li hanno sorpresi in flagranza e li hanno tutti denunciati. Saranno in cinque a dover rispondere dinanzi alla procura di Nola: i genitori della bambina, il padrino, il fotografo e il sacerdote della parrocchia di Sant'Anna e Gioacchino. L'assenso del parroco è stato fondamentale per svolgere la funzione religiosa, che ha dato seguito alle insistenze dei genitori della piccola, nata da pochi mesi. I carabinieri coordinati a Nola dal maggiore Alberto Degli Effetti avevano saputo che giovedì sarebbe potuto accadere qualcosa di illecito in chiesa, hanno fatto gli appostamenti e poi sono intervenuti, identificando tutti i presenti e provvedendo a denunciarli. Va detto che ai cinque non viene contestato l'assembramento, in quanto la funzione si è tenuta in locali pressoché vuoti.

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A Casamicciola, i carabinieri forestali hanno denunciato un 71enne trovato sulla spiaggia dei Maronti a prendere il sole. Sul modulo di autocertificazione ha dichiarato di essere fuori casa per esigenze lavorative e di essere impiegato in una ditta che per bar e ristoranti ripara i distributori automatici di snack. Quando i militari gli hanno chiesto perché mai fosse in spiaggia l'uomo si è giustificato dicendo di aver trovato chiuso il bar dove avrebbe dovuto lavorare e di aver approfittato della bella giornata per godersi la spiaggia deserta.
PALMA CAMPANIA
La nuova frontiera del divieto riguarda i cani. Molti ne approfittano per prolungare la passeggiata e allora gli amministratori si sono inventati la distanza minima da casa che si può percorrere, oltre la quale non è possibile andare. Giuseppe Russo, sindaco di Roccarainola l'ha fissata a 100 metri, mentre il collega Nello Donnarumma di Palma Campania l'ha portata a 200 metri. «Siamo in un momento cruciale. Bisogna fare il massimo sforzo ora. In questi giorni stanno aumentando i provvedimenti di quarantena e le denunce a chi viene trovato per strada a passeggiare», spiega Donnarumma
POZZUOLI
Sono trenta le persone denunciate per non aver rispettato le regole. In molte erano in strada per passeggiare o fare attività sportiva. Denunce che salgono a 100 se sommate a quelle dei giorni scorsi. Nell'arco di una settimana gli agenti della polizia municipale, guidati dalla comandante Silvia Mignone, hanno fermato oltre 1500 persone, che hanno autocertificato i propri motivi di necessità o lavorativi. Controlli a tappeto che si estendono anche alle attività commerciali. Tra i fermati e denunciati anche venditori ambulanti che con i loro mezzi esercitavano all'interno dei quartieri rionali. «I dati ci dicono che c'è ancora gente che circola senza validi motivi spiega il sindaco Vincenzo Figliolia - dimostrando di non aver compreso la gravità del momento che stiamo vivendo. Basterebbe guardare quanto sta accadendo nella città di Bergamo per capire cosa rischiamo. Se non diventiamo tutti più responsabili e ci chiudiamo in casa non riusciremo a porre un argine definitivo alla diffusione del coronavirus. Mi rendo conto che è difficile non uscire, soprattutto con queste belle giornate. Ma dobbiamo farlo per il bene di tutti».
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