Centinaia di persone attendono il tampone per quattro ore, ma al drive in li rimandano a casa perché i test sono terminati. È accaduto a Marigliano, nel Napoletano, dove i cittadini, convocati dalla stessa Asl per fare i tamponi, sono scesi dalle auto ed hanno inveito contro i medici ed il sindaco, accorso sul posto per sostenere le ragioni dei concittadini. A raccontare l'accaduto è stato il primo cittadino Peppe Jossa, il quale ha annunciato una denuncia alla Procura della Repubblica per i disagi creati ai cittadini.
«Al drive in di Pontecitra - ha detto Jossa - c'erano centinaia di cittadini di Marigliano e di altri quattro comuni, convocati dagli uffici dell'Asl per il tampone.
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«Altro che contenimento del contagio - ha aggiunto - Qui non solo si creano le condizioni per una ulteriore diffusione del virus, ma si determinano anche disordini e problemi di ordine pubblico. Nelle 400 auto in fila che, tra ieri ed oggi, hanno intasato la circolazione, anche molti bambini che sono rimasti fermi anche per 4 ore senza nemmeno poter andare in bagno. Non è possibile convocare cittadini in quarantena e pazienti positivi, alcuni dei quali anche sintomatici, e poi chiedergli di ripassare perché la scorta di test è andata esaurita. È una disorganizzazione ed una improvvisazione non più sopportabile».