Maria Paola morta a Napoli perché amava un trans, il fratello condannato a nove anni e sei mesi: «Omicidio preterintenzionale»

Maria Paola morta a Napoli perché amava un trans, il fratello condannato a nove anni e sei mesi: «Omicidio preterintenzionale»
Giovedì 5 Maggio 2022, 18:26 - Ultimo agg. 6 Maggio, 09:17
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La Corte d'Assise di Napoli (prima sezione presieduta da Teresa Annunziata) ha condannato a nove anni e sei mesi di carcere il 32enne Michele Antonio Gaglione, imputato per la morte della sorella ventenne Maria Paola e per il ferimento del compagno transgender di quest'ultima, Ciro Migliore.

Maria Paola morì cadendo dallo scooter guidato da Ciro, mentre la coppia era inseguita in moto dal fratello che era contrario alla relazione tra i due.

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I pm della Procura di Nola (Napoli) avevano chiesto per Gaglione 22 anni di carcere per l'omicidio volontario della sorella e il tentato omicidio di Ciro, ma i giudici, accogliendo la tesi dei difensori dell'imputato (Giovanni Cantelli e Domenico Paolella), hanno derubricato i reati in omicidio preterintenzionale e lesioni, riconoscendo prevalenti le attenuanti generiche, essendo Gaglione incensurato. Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni.

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