Covid, 49 detenuti positivi in Campania: una proposta di legge regionale sulle carceri

Covid, 49 detenuti positivi in Campania: una proposta di legge regionale sulle carceri
di Paola Marano
Mercoledì 9 Dicembre 2020, 14:53 - Ultimo agg. 21:11
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Sono 49 i detenuti positivi al coronavirus nelle carceri della Campania. Tra questi due ricoverati: uno al Cotugno, e un altro a Salerno. Il numero più alto di contagiati si registra a Secondigliano (29), seguito da Poggioreale con 15 casi. Lo ha reso noto il garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello, durante la presentazione di «Quaderni di ricerca», report sullo stato dell’arte degli istituti penitenziari, realizzato insieme all’ Osservatorio regionale sulla detenzione. 

Uno scenario che ha spinto il garante a lanciare un nuovo appello al mondo della politica e delle istituzioni per la limitare il rischio di contagio nelle aree di reclusione. «Bisogna rivedere il decreto ristori che dà la possibilità soltanto a coloro che devono scontare un anno e sei mei di carcere di andare in detenzione domiciliare con il braccialetto – ha detto Ciambriello -  Noi vorremmo che  fosse possibile per più persone e che venga eliminata la clausola che permette al magistrato di sorveglianza di negare la misura qualora si ravvisino gravi motivi ostativi.

Si tratta di una clausola ingiusta, ipocrita, incostituzionale, perché i detenuti di fronte alla legge sono tutti uguali».  

 

Non solo Covid. Il rapporto illustrato nella sede del consiglio regionale al centro direzionale di Napoli accende i riflettori sulla condizione dei minori in area penale. Secondo lo studio, in Campania ogni anno  5.000 minori tra i 12 e i 18 anni vengono fermati, identificati, riaffidati ai genitori, denunciati, condotti in una comunità o sottoposti alla misura della messa alla prova. Ad oggi, nell’istituto penale di Nisida, si registrano 42 ristretti, ad Airola 32. I minori presi in carico dagli uffici di servizio sociale nel 2020 sono 315, mentre quelli collocati nelle 72 comunità convenzionate sono invece 115 tra minori e giovani adulti. «La mia percezione è che dei minori non si occupa nessuno perché i minori non votano», ha rimarcato il garante.

Resta alta l’attenzione sul tema dei suicidi: nelle carceri campane durante il 2020 si contano 9 suicidi, a fronte di un dato nazionale di 55. Dalla salute mentale all'edilizia dei luoghi che ospitano i detenuti nel loro percorso di rieducazione: Ciambriello ha denunciato lo stallo di 12 milioni di euro stanziati per la ristrutturazione di alcuni padiglioni di Poggioreale e mai utilizzati. «Ci sono a disposizione fondi - ha ricordato Ciambriello -  assegnati 3 anni fa al provveditorato campano delle opere pubbliche e mai stati spesi, non c’è stata ancora nessuna gara». 

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Un quadro sistemico di criticità quello tracciato dall'osservatorio regionale, in cui si inserisce la volontà del presidente del consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero di avviare l’iter per una nuova legge sulle carceri, che riveda anche i compiti del garante dei diritti dei detenuti. Formazione, istruzione e sanità i punti cardine della proposta di legge di cui Oliviero sarà primo firmatario . «Dobbiamo fare in modo che chi vive in una condizione di restrizione lo possa fare nel pieno rispetto della dignitaà umana» ha spiegato Oliviero, il cui auspicio è che la popolazione carceraria sia tra le prime ad essere vaccinata «perche' vivendo una condizioni di restrizione puo' rientrare tra le categorie a rischio»

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