Sono tutti in isolamento «dorato» nei propri alloggi i turisti risultati positivi durante lo scorso fine settimana a Capri. Agli undici casi inizialmente individuati con i test molecolari effettuati dalla Asl ieri se ne è aggiunto un dodicesimo mentre si registrano già le prime negativizzazioni. Per quanto riguarda i trasferimenti programmati in terraferma, presso il Covid residence dell'ospedale del Mare nell'ambito del protocollo Capri Covid free, la Asl sta lavorando a spron battuto per riattivare la struttura di Napoli est ferma da mesi. Nella giornata di oggi dovrebbe essere definito l'iter.
Intanto il dipartimento di prevenzione della Asl Napoli 1 e il distretto sanitario di Capri sono in allerta massima. Si susseguono le telefonate e le indagini sui contatti stretti e anche occasionali di ciascun turista procedendo a ritroso su tutte le attività svolte nel corso dei precedenti giorni, risalendo fino a 10-14 giorni rispetto al test. A destare le maggiori preoccupazioni è l'intenso e articolato itinerario disegnato in particolare da uno dei turisti contagiati, un italiano che ha girato decine di bar e ristoranti dell'isola, salito in funivia più volte e che è anche rientrato una sera a Napoli per una cena in un rinomato ristorante. Tutti esercizi avvisati dalla Asl per l'ulteriore tracciamento.
Per almeno uno dei turisti, infine, vaccinato con doppia dose eppure contagiato (da asintomatico o paucisintomatico) si sospetta una delle varianti a maggiore contagiosità. Si procede con decine di tamponi lungo la catena dei contatti ma non emergono preoccupazioni né da parte della Asl né delle amministrazioni di Capri e Anacapri che anzi sottolineano come la rete dei controlli abbia funzionato alla perfezione.