Scatta il coprifuoco, ladri scatenati a Napoli: distrutta una vetrina in via Toledo

Scatta il coprifuoco, ladri scatenati a Napoli: distrutta una vetrina in via Toledo
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 8 Marzo 2021, 23:48 - Ultimo agg. 9 Marzo, 07:00
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C’è un lupo solitario dietro l’ultimo raid commesso l’altra notte ai danni di un negozio di abbigliamento di via Toledo. Non bastavano il coprifuoco e la crisi che morde settimana dopo settimana il settore del commercio: adesso ci si mettono anche i ladri che tentano di svaligiare la merce esposta nelle vetrine. E così monta la rabbia dei negozianti, esasperati da una situazione oggettivamente complicata.

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L’ultimo episodio si riferisce al tentativo di furto di capi di abbigliamento esposti nella vetrina di un esercizio commerciale nella centralissima via Roma. La scorsa settimana si era verificato un altro caso analogo, ma a ben guardare negli ultimi dieci giorni gli assalti sarebbero addirittura quattro. Gli investigatori - sul caso sono al lavoro i carabinieri della stazione Napoli Centro - sono convinti che tutti i casi siano collegati, e che dietro questa serie vi sia una identica mano. Stupore, incredulità e rabbia serpeggiano tra i commercianti.

Già duramente colpiti dagli effetti del Covid (il settore dell’abbigliamento e delle calzature fa segnare un calo del fatturato del 13 per cento) i piccoli imprenditori che operano in una delle vie più rinomate e meta tradizionale dello shopping insorgono chiedendo più controlli e maggiore presenza - anche di notte e anche durante il coprifuoco - da parte delle forze dell’ordine. Anzi - affermano gli stessi commercianti - i ladri approfittano del coprifuoco per colpire proprio poco prima dell’alba.

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Già nei giorni scorsi a far sentire la voce delle vittime di questi raid era stato il presidente del centro commerciale naturale di via Toledo, Rosario Ferrara, che aveva invocato l’intervento del prefetto: «Chiederemo come sia possibile che in pieno coprifuoco ci sia chi gira liberamente per le strade della città provocando danni ai nostri negozi. Crediamo che tutto questo sia grave e rimette al centro della discussione il tema dei controlli che mai come ora devono essere rigidi e uguali per tutti». 

«Noi - sono sempre parole di Ferrara - rispettiamo le regole e vogliamo essere tutelati dalle forze dell’ordine che comunque sentiamo accanto in questa battaglia. Non temiamo che si tratti di criminalità organizzata, perché vediamo sempre lo stesso soggetto nelle registrazioni delle nostre telecamere, ma è ugualmente una situazione pericolosa. Ogni danno a cui seguono anche furti della merce, può costare dai tre ai quattro mila euro e per noi in questo momento significano tanto». 

 

Sempre identica la tecnica utilizzata dall’autore dei furti. L’uomo - che è stato anche ripreso grazie ad alcuni impianti di videosorveglianza pubblica e privata entra in azione poco prima dell’alba armato di qualcosa che assomiglia ad un piede di porco: una pesante spranga di ferro con la quale inizia a infrangere le vetrine che espongono scarpe e vestiti. La tecnica della «spaccata» a volte riesce, in altri casi - come quello avvenuto l’altra notte - va a vuoto, causando tuttavia danni ingenti per la rottura dei cristalli. I carabinieri avrebbero già elementi utili per risalire all’identità del delinquente.
 

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