Covid a Napoli, boom di contagi tra gli operatori Asìa: raccolta rifiuti nel caos

Covid a Napoli, boom di contagi tra gli operatori Asìa: raccolta rifiuti nel caos
di Valerio Esca
Domenica 9 Maggio 2021, 23:08 - Ultimo agg. 11 Maggio, 08:01
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Rallenta la raccolta dei rifiuti sotto i colpi del Covid. Il virus non ha risparmiato nessuno, nemmeno gli operatori della nettezza urbana di Asìa. L’emergenza va avanti da un anno, ovvero da quando è esplosa la pandemia, ma ci sono alcuni momenti in cui il picco degli operatori positivi, ma sopratutto in isolamento fiduciario cresce a dismisura. In questo momento sono circa un centinaio gli spazzini fermi per Covid. Non sono tutti, per fortuna, positivi al virus, la maggior parte infatti è in isolamento. Uno su dieci è positivo, ma in ambienti di lavoro molto promiscui è chiaro che scatti subito la profilassi. Così su un dipendente positivo scatta la quarantena per dieci, a volte quindi operatori. A farne le spese è la raccolta dei rifiuti che sconta così continui stop and go. «Stiamo combattendo con questa situazione. Non ci sono tantissimi positivi per fortuna, è sempre un numero inferiore rispetto alle persone che fermiamo. Su cento persone, 10 sono i positivi e gli altri siamo obbligati a metterli in isolamento fiduciario» spiega il presidente di Asìa Maria De Marco, che incalza: «Scontiamo le problematiche che vivono tutte le aziende come la nostra, nel Paese. Il nostro problema è che quando riscontriamo un caso di positività poi dobbiamo fermare dieci-quindici persone».

Da giorni arrivano segnalazioni su cumuli di rifiuti abbandonati in varie zone della città: da San Giovanni a Teduccio, all’Arenella passando per il centro. «Avendo ricevuto anche diverse segnalazioni da altre zone di Napoli ho contattato l’assessore competente (Raffaele Del Giudice, ndr) che mi ha segnalato un problema reale di mancanza di personale dovuto al Covid» evidenzia il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. «Ogni giorno di più scopriamo quanto questa malattia influisca in maniera diretta nelle nostre vite, arrivando ad interferire anche nell’erogazione dei servizi essenziali come il ritiro dei rifiuti - rimarca Borrelli - Credo sia arrivato il momento di vaccinare tutti i dipendenti pubblici che svolgono servizi essenziali al cittadino, a partire dai dipendenti Asìa e di tutte le aziende che si occupano del prelievo di rifiuti, che svolgono lavoro su strada, in questa fase avanzata di contrasto alla pandemia credo che questa debba essere una delle priorità. Non possiamo permettere che a causa del Covid ci si ritrovi con i cumuli dei rifiuti per le strade delle nostre città» conclude Borrelli. 

Venti giorni fa c’è stato un servizio, quello dello spazzamento del cosiddetto “fiorente” che ha visto fermi ai box tutti gli addetti a causa di tre casi di positività. «Ciò accade in tutta la regione - sottolinea Maria De Marco -. Adesso dobbiamo trovare una soluzione al nostro interno, considerando che dobbiamo assumere 250 nuovi operatori.

Abbiamo necessità di assumere perché siamo sotto organico - aggiunge -, con le persone che vanno in pensione. Asìa sarebbe la prima volta che assume, perché abbiamo sempre stabilizzato i lavoratori che arrivavano da fuori. Asìa essendo nata nel 2000 e avendo assunto tutti insieme in quel momento, si ritrova oggi con personale anziano per età lavorativa». Asìa sconta un trend regionale in salita, per quanto riguarda i contagi nelle aziende come quella che si occupa dei rifiuti urbani a Napoli. Considerando che su 2mila dipendenti solo poco meno di cento lavorano nella direzione, tutto il resto è forza lavoro. Ovvero sono i dipendenti che si trovano per strada. È un’azienda vecchia dal punto di vista dei dipendenti: l’età media è di 59 anni, alcuni hanno patologie e dunque non possono lavorare alla raccolta. Serve personale capace anche di usare strumenti moderni. L’idea dell’amministrazione resta quella di procedere presto ad un concorso. 

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È prevista oggi una riunione tra azienda e Comune di Napoli per fare il punto della situazione, alla quale prenderà parte anche l’assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice. Quest’ultimo inoltre fa sapere di una iniziativa messa in campo dall’ente, per la raccolta degli oli esausti. Il servizio è attivo in tantissime piazze della città di Napoli, dove i cittadini, potranno recarsi e conferire gratuitamente l’olio domestico raccolto. Si è partiti il 14 aprile scorso da piazza Nazionale. Inoltre sarà promossa una campagna di informazioni con la distribuzione di materiale informativo e la consegna della tanica per la raccolta dell’olio. 

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