«Covid a Napoli, quei pazienti fragili
mai chiamati per la dose booster»

«Covid a Napoli, quei pazienti fragili mai chiamati per la dose booster»
Venerdì 14 Gennaio 2022, 17:08 - Ultimo agg. 17:36
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Dimenticati. Proprio loro, i più fragili. Ad alto rischio, se colpiti dal Covid-19. Quelli che hanno ricevuto un trapianto di rene, seguiti per il follow-up dal Policlinico Federico II, centro di riferimento a Napoli e in Campania, non sono stati contattati per la terza dose del vaccino. Difficile persino parlare con un operatore al telefono, contattando il numero indicato dall'azienda ospedaliera universitaria per avere spiegazioni ma soprattutto informazioni sul da farsi. Nessuna risposta per giorni. Zero contatti. Facile, dunque, ammalarsi senza una protezione efficace nei giorni e nelle settimane del record di contagi. Anche perché i napoletani che prendono farmaci immunosoppressori in tale circostanza spesso non stati chiamati per il booster nemmeno dai medici di famiglia, visto che per il primo ciclo aveva provveduto la struttura qualificata d'eccellenza, peraltro con il massimo zelo, praticando un tampone prima dell'iniezione e eseguendo la valutazione del numero di anticorpi presenti nel sangue tra le due somministrazioni. Poi più nulla.  

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