Troppi contagi, 97 scuole chiuse in provincia di Napoli. E il Tar ​boccia il ricorso dei «No Dad»

Troppi contagi, 97 scuole chiuse in provincia di Napoli. E il Tar boccia il ricorso dei «No Dad»
di Elena Romanazzi
Martedì 16 Febbraio 2021, 23:48 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 11:56
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Ben 97 scuole le chiuse nella provincia di Napoli per l’emergenza Covid. La curva dei contagi preoccupa, da qui le ordinanze sindacali di prolungamento della didattica a distanza o di chiusura delle scuole. Preoccupanti i dati riferiti al 15 febbraio (ieri le scuole erano comunque ferme per il carnevale). Contagi che hanno indotto il Tar Campania a respingere il ricorso proposto dai genitori «No dad» contro lo stop alle lezioni in presenza decretati dai sindaci a Castellammare e a Poggiomarino. 

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I «No dad» hanno presentato ricorso per la riapertura delle scuole nei due comuni. In entrambi i casi la quinta sezione del Tar Campania, presidente Maria Abbruzzese (la stessa sezione che aveva già consentito la riapertura delle scuole in tutta la Campania) ha ritenuto fondate le ordinanze dei sindaci alla luce dell’andamento del contagio su scala locale e, in particolare, «l’incontrollato aumento, in termini assoluti e in percentuale, di nuovi contagi» a Castellammare di Stabia e a Poggiomarino. I giudici definiscono “inquietante” l’aumento percentuale di contagi a Castellammare di Stabia, 326%, e a Poggiomarino, 164%, in entrambi i casi percentuali «assai superiori a quanto riscontrabile in altri comuni della Campania e comunque alla media regionale». Inoltre - si legge nel rigetto del ricorso - dai dati dell’Unità di crisi della Regione Campania si evince «una situazione di generalizzata presenza di positivi» nella «popolazione studentesca», che conferma «la non irragionevolezza della misura tenuto conto della estrema difficoltà di garantire, in concreto, la continuità educativa ‘a scacchiera’ in presenza in contesti scolastici caratterizzati, in ragione dei rilevati contagi, da un elevato numero di assenze ripartite tra popolazione studentesca, personale docente e non docente». Soddisfatto il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino. «I giudici si sono espressi descrivendo “una situazione di generalizzata presenza di positivi nella popolazione studentesca”: valuterò nei prossimi giorni, in accordo col tavolo permanente istituito con i dirigenti scolastici, se sarà necessario estendere le misure assunte finora. Chi non comprende la gravità del momento - conclude Cimmino - è un irresponsabile. Ed io non arretrerò di un millimetro, per il bene della mia città.

Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione considerato l’elevato numero di dati di positivi tra la popolazione scolastica malgrado la chiusura delle scuole, ha deciso con una nuova ordinanza, la numero 25 pubblicata ieri, di prolungare la chiusura fino al prossimo 2 marzo. Allarmanti i dati: 21 positivi nella fascia 6-10, 18 nella fascia 11-13, ben 25 nella fascia 14-18. E questo malgrado le scuole siano rimaste chiuse dal 9 febbraio scorso. A Torre del Greco si rientra il 22 febbraio salvo ulteriori proroghe decise dal sindaco Giovanni Palomba.

E ancora scuole chiuse a Nola (28 febbraio), Grumo Nevano (27 febbraio per gli studenti delle scuole superiori), Pomigliano (20 febbraio). Solo didattica a distanza per gli alunni di Pompei fino al prossimo 21 febbraio, e a Marigliano, dove ieri è arrivato lo stop fino al 27. 

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A Pozzuoli Valeria del Vasto, dirigente scolastica della scuola secondaria di primo grado «Giacinto Diano», ha deciso di chiudere la scuola fino alla fine del mese. Un caso di positività tra gli alunni ha generato il panico. Ieri è stata effettuata la sanificazione e contestualmente si è deciso di bloccare l’attività didattica in presenza. La struttura scolastica di via Solfatara, nella zona di Pozzuoli alta, è tra le più frequentate dell’area flegrea con oltre mille iscritti. La decisione, tuttavia, è finita al vaglio dell’Ufficio scolastico regionale. Perché solo un’ordinanza sindacale alla luce del numero dei contagi rilevati dall’Asl, in base a quelli che sono i protocolli esistenti, può disporre la chiusura di un plesso per così tanto tempo e il ricorso alla didattica a distanza in blocco: visti i numeri dei contagi tra la popolazione a Pozzuoli non c’erano proprio gli estremi per la chiusura. In serata la dirigente Del Vasto ha rivisto la sua posizione ed ha disposto la didattica a distanza solo per una sezione fino al primo marzo, gli altri oggi ritornano in classe.
 

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