Alert terza dose. Un sistema avverte il medico di famiglia, quando il suo paziente non è più coperto dalla vaccinazione anti-Covid ed è candidato il nuovo richiamo, se over 60. È il modello adottato in Campania e che «ci può permettere di organizzare razionalmente la somministrazione del richiamo contro Sars-CoV-2, con l'approvvigonamento delle dosi necessarie e dati chiari e programmabili sugli assistiti da immunizzare. Per esempio io so già, sin da ora, che avrò il maggior numero di somministrazioni da fare a gennaio». Lo spiega Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) e vicepresidente dell'Ordine dei medici di Napoli, che sostiene che la soluzione dovrebbe essere esportata per semplificare la somministrazione dei farmaci.
«In Campania - riferisce Scotti - abbiamo una possibilità che gli altri medici di famiglia non hanno.
Con questo sistema, invece, «ogni medico ha già le statistiche fino al prossimo anno: so con precisione quali sono i mesi in cui devo fare più vaccinazioni e quelli in cui ne devo fare meno. So già, ad esempio, che a ottobre ho circa 80 pazienti vaccinabili con la terza dose. Pazienti che 'crescono' nei mesi successivi, con un picco massimo a gennaio. I miei mesi critici saranno, infatti, dicembre e gennaio quando dovrò vaccinare oltre 300 persone», conclude Scotti, convinto che «questo sistema sarebbe utile a tutti perché permette una concreta programmazione».