Covid, in Asìa boom di contagi tra i dipendenti: venerdì scatta lo sciopero della raccolta

Covid, in Asìa boom di contagi tra i dipendenti: venerdì scatta lo sciopero della raccolta
di Paolo Barbuto
Mercoledì 26 Maggio 2021, 10:06
4 Minuti di Lettura

Dopodomani i lavoratori del servizio di raccolta dei rifiuti incroceranno le braccia, il pattume di Napoli resterà a terra perché la protesta cresce. Le rivendicazioni dei sindacati sono racchiuse in 14 punti ma, al primo posto c'è quello che tiene più in ansia i lavoratori: «Mancata applicazione degli accordi e delle misure di prevenzione in tema di contenimento del Covid 19.


L'ALLARME
Le difficoltà di Asìa di fronte alla seconda ondata della pandemia si stanno protraendo anche in queste giornate nelle quali, ovunque, si registra un allentamento della morsa dei contagi. Se nella prima fase dell'esplosione del Covid in Asìa si contarono meno di una decina di contagiati e, purtroppo, anche la morte di un addetto; dall'inizio della seconda ondata i morti, tra il personale dell'azienda di raccolta dei rifiuti, sono stati altri cinque e il contagio si è allargato a centinaia di addetti: «L'azienda ha vissuto il dolore della perdita di uomini che, con orgoglio, indossavano la tuta da lavoro di Asìa - spiega Maria de Marco, presidente della partecipata - la città invece vive le quotidiane difficoltà dei servizi.

Pensate che, in media, per ogni addetto contagiato, noi teniamo in quarantena almeno altre dieci persone, finché non arrivano i risultati degli esami che attestano la negatività di coloro che hanno avuto contatti con l'ammalato. Ogni giorno ci sono almeno cento addetti in meno in servizio proprio per via delle misure di tutela rispetto al contenimento dei contagi».


I CUMULI
E siccome le assenze per motivi sanitari si aggiungono alla carenza strutturale di personale, la raccolta certe volte s'inceppa e lungo le strade crescono cumuli di spazzatura. L'ultimo allarme è scattato a Pianura dove i cittadini hanno protestato perché i cassonetti non vengono svuotati in alcune aree, e il caldo rischia di far avanzare un problema igienico. In quel territorio, inoltre c'è anche un endemico vizio al deposito di materiale ingombrante ai margini delle strade: ogni giorno viene raccolta almeno mezza tonnellata di mobili, materassi, frigoriferi, televisori abbandonati sui marciapiedi. C'è in programma anche un nuovo intervento (dopo quello dei mesi scorsi) con il supporto del Prefetto alla Terra dei Fuochi, per una pulizia approfondita del territorio.


L'ASTENSIONE
Venerdì, dunque, è previsto lo sciopero. I sindacati, oltre al rispetto delle norme anti Covid, chiedono chiarezza sulle esternalizzazioni dei servizi e sulle selezioni interne, pretendono il pagamento delle ex festività del 2020 e l'annunciata riqualificazione del personale, esigono trasparenza sulle trattenute per Tfr, fondi pensione e cessioni del quinto dello stipendio. Venerdì scorso un incontro in Prefettura si è concluso con un nulla di fatto. Per domani l'assessore Del Giudice ha convocato i sindacati a Palazzo San Giacomo per tentare un accordo in extremis che, secondo i sindacati, difficilmente si riuscirà a trovare. Intanto in Asìa fremono. Hanno predisposto il piano delle esigenze di personale e hanno chiarito di avere bisogno di almeno altre trecento unità fra spazzatori e addetti alla raccolta. Se la burocrazia non ci metterà lo zampino le procedure di selezione per l'assunzione dei nuovi addetti a tempo indeterminato potrebbero partire già all'inizio dei mesi estivi e potrebbero concludersi nel giro di qualche settimana: «È un nostro orgoglio - sorride la presidente de Marco - in un periodo in cui la fame di lavoro è immensa, ci sono aziende che licenziano come la Whirlpool e aziende che offrono lavoro come Asìa. Questo ci rende particolarmente fieri».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA