Covid, l'allarme di Melillo: «Rischio accesso clan ai finanziamenti pubblici»

Covid, l'allarme di Melillo: «Rischio accesso clan ai finanziamenti pubblici»
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 28 Dicembre 2020, 12:58 - Ultimo agg. 19:00
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Non ha dubbi su un punto in particolare: la pandemia rischia di creare condizioni favorevoli al crimine organizzato. Nel corso dell’incontro con la stampa e con il questore Alessandro Giuliano (legato all’arresto del presunto boss Di Martino), il capo della procura di Napoli Gianni Melillo analizza lo scenario attuale, in vista degli investimenti pubblici: «Vi sono ambiti di operatività delle organizzazioni camorristiche che hanno ricevuto una straordinaria spinta dall'emergenza pandemica. La naturale vocazione imprenditoriale ne risulta straordinariamente accentuata. Ci sono rischi gravi e concreti di accesso di imprese collegate al crimine organizzato ai finanziamenti garantiti dal settore pubblico, per consentire il ristoro e rilancio delle attività economica».

E ancora: «Le organizzazioni criminali sono in grado di immettere in questa fase così difficile della vita economica e sociale del paese grandi risorse sia nell'acquisizione di attività economiche in gravi crisi di liquidità sia occupando settori di impresa collegata all'emergenza sanitaria».

Ma non è tutto. Esistono anche i "margini di adattamento alle nuove necessità" da parte della criminalità organizzata in virtù anche di «dimensioni imprenditoriali che consentono di operare senza i bisogni di liquidità e di difficoltà economiche"»

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