Non ha dubbi su un punto in particolare: la pandemia rischia di creare condizioni favorevoli al crimine organizzato. Nel corso dell’incontro con la stampa e con il questore Alessandro Giuliano (legato all’arresto del presunto boss Di Martino), il capo della procura di Napoli Gianni Melillo analizza lo scenario attuale, in vista degli investimenti pubblici: «Vi sono ambiti di operatività delle organizzazioni camorristiche che hanno ricevuto una straordinaria spinta dall'emergenza pandemica. La naturale vocazione imprenditoriale ne risulta straordinariamente accentuata. Ci sono rischi gravi e concreti di accesso di imprese collegate al crimine organizzato ai finanziamenti garantiti dal settore pubblico, per consentire il ristoro e rilancio delle attività economica».
E ancora: «Le organizzazioni criminali sono in grado di immettere in questa fase così difficile della vita economica e sociale del paese grandi risorse sia nell'acquisizione di attività economiche in gravi crisi di liquidità sia occupando settori di impresa collegata all'emergenza sanitaria».