Covid in Campania, tra ressa e bus in tilt ​rientro in classe con l'handicap

Covid in Campania, tra ressa e bus in tilt rientro in classe con l'handicap
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 19 Aprile 2021, 23:49 - Ultimo agg. 20 Aprile, 17:41
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È un ritorno in classe in chiaroscuro. Circa 155mila studenti delle superiori hanno ripreso la didattica in presenza e si alterneranno quotidianamento o settimanalmente, a seconda delle scelte dei dirigenti scolastici, con altrettanti colleghi che oggi invece sono rimasti a casa e hanno seguito, non senza difficoltà tecniche in Did. Un rientro a macchia di leopardo, con città come Benevento e Avellino ancora restie al via libera degli studenti più grandi e che per tutta la settimana li manterranno in Dad, e sindaci di cittadine dell’hinterland che hanno limitato la presenza alla scuola dell’infanzia o primaria. Assembramenti segnalati davanti le scuole di Castellammare di Stabia (dove oggi rientrano gli studenti delle superiori) e a Torre Annunziata. Ieri però la prova del nove riguardava il sistema dei trasporti. In questo caso le segnalazioni di disservizi, affollamenti e lunghe attese a Napoli. A mettere a dura prova i trasporti però saranno due date: venerdì, per lo sciopero di 4 ore; e lunedì, con gli ingressi al 100%. 


Le linee scolastiche urbane messe in campo da Anm vanno in tilt al debutto. Da ieri 11 linee per complessivi 40 bus integrativi avrebbero dovuto alleggerire il numero elevato di studenti pendolari ma non è andata così bene. Un’ora e mezza di attesa alla fermata di piazza Quattro Giornate della linea scolastica urbana 680 che collega Scampia a Fuorigrotta passando per il Vomero. Solo che Anm devia le corse senza avvisare: i bus infatti proseguono via Tangenziale senza transitare per Piazza Quattro Giornate, appunto. Non va meglio a un’altra linea scolastica che passa per ben tre scuole: Isis Giustino Fortunato, liceo Pansini e liceo Alberti. Si tratta della linea S5, che viene «sospesa per guasto tecnico» intorno alle 8.30 e ripristinata solo alle 11. La metropolitana è stata molto affollata nelle ore di punta con capienza al 50% non rispettata, code e attese snervanti di oltre 20 minuti. A gran voce i pendolari chiedono di «ripristinate le corse del mattino e sera della metropolitana e funicolari, perché andiamo a lavorare». 

Umberto De Gregorio, presidente Eav, assicura che la situazione è stata regolare. «Non mi risultano affollamenti, anzi alcuni dei 70 bus per 24 linee aggiuntive, hanno viaggiato semi vuoti. Restano le criticità in particolare di prima mattina, per via dei limiti di capienza mezzi del 50% e per orari di ingresso differenziato che nella sostanza non lo sono». Sugli orari De Gregorio è assai perplesso soprattutto in vista del rientro di lunedì al 100% degli studenti. «Non è utile un ingresso alle 8 e quello successivo al massimo dopo 15 minuti. Occorre invece che si pianifichino scaglionamenti più ampi, di due ore almeno, senza sovrapporli a quelli di uffici e negozi. Occorre una differenziazione seria, con ordinanze regionali e sindacali, altrimenti non ci vuole un matematico per capire che sarà il caos». Sulla stessa linea è Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania, che sulla riapertura al 100% delle scuole pur ribadendo che «è una decisione che spetta al governo, non si può aprire alla carlona, bisogna affrontare il tema dei trasporti pubblici» in particolare unendo «i servizi aggiuntivi predisposti dalle aziende del Tpl a una diversificazione degli orari di ingresso e uscita a scuola». 

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Contrari alla riapertura al 100% senza una pianificazione accurata è l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici che per voce del presidente Paolino Marotta segnala che «tra il personale scolastico e le famiglie continua a diffondersi un forte sentimento di preoccupazione e di ansia circa i possibili rischi connessi alla ripresa totale. Riaprire tutto potrebbe essere un azzardo: le scuole non vanno lasciate sole» ed elenca una serie di «misure indifferibili»: aggiornare il protocollo di sicurezza anche in relazione alla diffusione delle varianti; delegare ai dirigenti il compito di definire la percentuale di alunni da ammettere alle lezioni in presenza; tamponi periodici ad alunni e personale; efficaci misure di tracciamento; linee guida unitarie Asl; completare la vaccinazione del personale scolastico; aumentare i mezzi di trasporto scolastico; e affidare alla Protezione Civile e alle organizzazioni di volontariato il controllo sugli assembramenti all’entrata e all’uscita. 
 

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