Campania zona arancione, si torna a scuola ma la ripartenza è a metà

Campania zona arancione, si torna a scuola ma la ripartenza è a metà
di Mariagiovanna Capone
Domenica 18 Aprile 2021, 23:30 - Ultimo agg. 19 Aprile, 19:13
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Gli studenti della Campania hanno perso il conto su quante volte hanno vissuto il primo giorno di scuola quest’anno. Gli stop and go motivati da ordinanze, ricorsi e sospensive hanno messo a dura prova i nervi e anche in questo caso, a 39 giorni alla fine dell’anno scolastico 2020/2021, non è detto che non ci sia una ennesima sospensione alla didattica in presenza. Oggi torneranno in presenza circa 694mila studenti, mentre 155mila delle superiori si alterneranno quotidianamente o settimanalmente a seconda delle scelte fissate dai dirigenti scolastici, per via del vincolo fissato dal Dpcm sulla capienza nelle aule, che va da un minimo del 50% a un massimo di 75%.

Non è escluso che in settimana molte scuole primarie e secondarie di primo grado soccombano alle innumerevoli quarantene del personale scolastico, imposte dai recenti protocolli sulle varianti, e ritornino in Dad, in particolare a Napoli e provincia dove già ora la situazione piuttosto critica in molti quartieri. E si allontana sempre più quel 100% previsto da lunedì prossimo dal governo Draghi, visti i tanti sindaci della Campania che hanno firmato le sospensioni delle attività in presenza in queste ultime ore, cui potrebbero aggiungersene tanti altri. Sul tavolo i problemi che attanagliano la Campania fin da settembre: il nodo trasporti, in particolare nel capoluogo campano e nella Città metropolitana, i mancati controlli davanti agli ingressi delle scuole dove il rischio di assembramenti è sempre alto, il caos dei tamponi obbligatori per il rientro in presenza per coloro che sono stati in quarantena fiduciaria e naturalmente altro personale in isolamento che potrebbe essere un problema per l’organizzazione didattica. 

Ingressi regolari nelle scuole di Napoli, sebbene ci sarà lo slittamento di uno-due giorni per alcune scuole medie e superiori per sanificazione o per una riorganizzazione degli orari ancora non eseguita. A Marigliano c’è stata una impennata di positivi e il sindaco ha deciso di sospendere le attività didattiche in presenza almeno fino al 30 aprile. La sospensione a Grumo Nevano invece sarà solo per oggi, per consentire la sanificazione di tutte le scuole. In mattinata ci sarà una riunione tra scuole, sindaco e l’Asl Na 2 Nord per decidere se proseguire in Dad o riprendere in presenza. 

A Caserta regolari ingressi, ma in provincia ci sono alcuni stop. Come ad Arienzo dove la didattica in presenza prosegue soltanto per i bambini della scuola dell’infanzia e gli alunni delle prime classi prime della primaria fino al 23 aprile. Gli alert sui contagi hanno spinto il sindaco di San Cipriano d’Aversa Vincenzo Caterino a sospendere la presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 24 aprile. 

Alla fine il sindaco Mastella ha deciso per uno stop parziale della didattica in presenza. Da oggi a Benevento gli studenti delle scuole superiori non torneranno in presenza al 50% come previsto per la zona Arancione ma restano in Dad al 100% almeno fino al 24 aprile.

Disposizione simile del sindaco di Montesarchio che ha ordinato la prosecuzione in Dad per le scuole superiori fino al 24 aprile. Nuovi focolai scoppiati nel Sannio hanno costretto i sindaci di vari comuni a interrompere le attività didattiche in presenza. Si fermano fino al 24 aprile tutte le scuole di Airola, San Marco dei Cavoti, Baselice, Moiano, Reino, Paolisi e Arpaia. Chiuse oggi e domani per sanificazione le scuole di Cautano. 

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Tutto regolare a Salerno, dove gli studenti delle superiori rientrano quasi tutti al 50%, sebbene i dirigenti chiedano maggiori controlli nelle aree di maggiore aggregazione dei giovani come piazza San Francesco, per evitare assembramenti e situazioni a rischio contagio. In provincia ci sono chiusure a Mercato San Severino, dove il sindaco ha firmato un’ordinanza di sospensione dell’attività didattica in presenza fino al 24 aprile in tutte le scuole di ogni ordine e grado; a San Cipriano Picentino, con la sindaca Sonia Alfano che non riaprire le seconde e terze medie del’Istituto comprensivo; a Roccadaspide dove le scuole saranno chiuse fino al 2 maggio per un focolaio in città che vede 64 contagi. 

Il sindaco Gianluca Festa ha deciso che restano in Dad tutte le superiori di Avellino. Prorogano la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado i sindaci di Mirabella Eclano, Grottaminarda, Cervinara e Solofra. A questi comuni si aggiungono quelli di Rotondi, Serino, Santa Lucia, Avella, Monteverde, Domicella e Capriglia che chiudono fino al 24 aprile tutti gli istituti. 

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