Covid in Campania, a scuola è allarme positivi: senza prof e bidelli le aule restano chiuse

Covid in Campania, a scuola è allarme positivi: senza prof e bidelli le aule restano chiuse
di Mariagiovanna Capone
Martedì 4 Gennaio 2022, 23:53 - Ultimo agg. 6 Gennaio, 09:05
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In attesa che vengano ufficializzati i nuovi protocolli per la scuola nel caso ci siano positivi in classe, in Campania si continuano a tenere d’occhio i dati dei contagi. Nell’eventualità di un’impennata di casi, il governatore Vincenzo De Luca ipotizza l’idea di una sospensione delle attività in presenza per «20-30 giorni, almeno per le primarie e le secondarie di primo grado» considerandola «una misura equilibrata e di grande utilità che consentirebbe di raffreddare il picco di contagio che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta, e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca». Idea però che si scontrerebbe con le posizioni del governo, ancora motivato alla didattica in presenza

I numeri sul tavolo non sono confortanti soprattutto riguardo i docenti. Il personale scolastico della Regione conta 3.009 positivi mentre gli studenti sono 18.849 e nei prossimi giorni si dovrebbe avere contezza di quante classi saranno svuotate da chi è ancora in quarantena tra gli studenti ma soprattutto quanti docenti e personale Ata è bloccato a casa. Soltanto a Napoli, secondo l’ultimo bollettino dell’Asl Napoli 1 prima della chiusura per le festività natalizie erano 126, un numero che è destinato almeno a raddoppiare poiché i positivi in quei giorni erano meno della metà di quelli attuali. Una situazione che metterà in crisi l’organizzazione nelle scuole come ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini durante la diretta Facebook: «Se dovesse ammalarsi un numero di docenti e personale Ata tale da non poter garantire la didattica in presenza ovviamente essa lo sarà in diritto ma non nei fatti: a scuola i ragazzi non andranno perché non c’è personale per lezioni, controlli, sanificazioni».

Il problema, infatti, più sanitario è organizzativo: con poco personale i dirigenti saranno in enorme difficoltà.

Sono 109.067 i campani positivi, e di questi il 3% è rappresentato dal personale scolastico. Si tratta di 34 dirigenti (1,8%), 102 collaboratori aggiuntivi, 629 personale Ata (1,7%) e 2.244 docenti campani (1,8%). Osservando i dati forniti dall’Unità di crisi si evince che la maggior parte di essi è residente all’Asl Napoli 3 Sud (809) ma lavora nelle scuole dell’Asl Napoli 1 (707). Seguono i residenti nel casertano (529), Salerno (477), Napoli (430), Area Nord di Napoli (418), Avellino (196) e infine Benevento (103), ma 47 sono di fuori regione. Entro il fine settimana, l’Unità di Crisi analizzerà i dati dei contagi anche in funzione delle vaccinazioni, ossia si verificherà quanti tra il personale scolastico hanno completato la terza dose e quanti tra i 1.654 docenti senza nemmeno la prima dose hanno completato il ciclo secondo le disposizioni dell’obbligo in vigore dal 15 dicembre. Di questi, tuttavia, circa tre su quattro sono soggetti esenti per fragilità e malattie croniche, quindi a dover rientrare con la prima dose dovrebbero essere circa 250 docenti che finora si dichiaravano no Vax. 

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Con la chiusura delle scuole per le festività natalizie si è fermata un’escalation drammatica. «Siamo passati da un tasso di positivi sui test effettuati del 4,33% relativo al 15 dicembre, al 13,66% al 3 gennaio. Quello che ci preoccupa è il numero dei contagi che sta aumentando in maniera vertiginosa: noi siamo per la scuola in presenza, ma la situazione è fuori controllo» sottolinea l’assessore Fortini sui social. Nell’ultimo bollettino scuola dell’Asl Napoli 1 del 21 dicembre (cioè a scuola aperte) infatti il trend era in aumento, con 200 casi segnalati di cui 77 solo nella scuola primaria. A colpire i picchi nella Municipalità 1 (Posillipo, Chiaia, San Ferdinando) con 48 casi di cui 7 tra il personale scolastico: 7 nella scuola Poerio, 6 alla Sequoia, 6 al Mercalli, 4 all’Istituto Sacro Cuore. Il record assoluto però lo detengono l’istituto comprensivo Falcone di Pianura e il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II: 9 i casi segnalati in ciascuna scuola, tutti tra studenti. 

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