Covid in Campania, il presidente De Luca: «Scuole? Decido a fine agosto, sono ancora pochi i ragazzi vaccinati»

Covid in Campania, il presidente De Luca: «Scuole? Decido a fine agosto, sono ancora pochi i ragazzi vaccinati»
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 9 Luglio 2021, 23:00 - Ultimo agg. 24 Marzo, 10:16
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«Se vogliamo aprire le scuole in presenza dobbiamo completare all’80 per cento la vaccinazione dei ragazzi», attacca Vincenzo De Luca che agita lo spettro della Dad anche per il prossimo anno scolastico. E rilancia, come fa da qualche settimana, l’appello alla vaccinazione per gli studenti in vista dell’autunno. Perché le aperture dell’anno scolastico saranno decise in relazione «al livello di vaccinazione conseguito nei confronti degli studenti», incalza nella sua rituale diretta Fb del venerdì. E se un paio di settimane fa i toni erano quelli di chi vedeva la fine del tunnel, ieri all’improvviso rilancia l’allarme: «Se continua questo trend di positivi dovremo chiudere già a fine agosto».

Colpa dei dati del contagio che non sono da tirare un sospiro di sollievo. «Oggi (ieri, ndr) su 7.600 tamponi abbiamo 226 positivi. È un dato preoccupante. Se noi avessimo un numero di positivi rapportato alla popolazione della Campania su quella italiana - spiega De Luca in diretta - dovremmo avere 140 positivi, ne abbiamo invece 226». Secondo il governatore «questo era prevedibile, ma se a luglio dello scorso anno non avevamo praticamente nessun positivo, ci rendiamo conto del pericolo che stiamo correndo. E’ vero che abbiamo un numero elevato di persone vaccinate, ma è vero anche che abbiamo un 15 per cento sopra i 60 anni che non ha voluto vaccinarsi e abbiamo le varianti. Quindi abbiamo un dato positivo in più rispetto a un anno fa, i vaccinati, ma un dato preoccupante che è rappresentato dalla variante Delta che ha una capacità di contagio e un’aggressività davvero grandissima». E minaccia: «Se continua questo trend dei positivi noi non arriviamo neanche a ottobre, dovremo fare nuove chiusure già a fine agosto».

Ma il vero problema per De Luca rimane come sempre la scuola. Non a caso infatti per le sue ordinanze gli studenti campani sono quelli che, durante i mesi della pandemia, hanno svolto la minore attività in presenza.

Materiale al centro di ricorsi e contro-ricorsi davanti ai giudici amministrativi. E così potrebbe accadere anche quest’anno. 

«Il risultato del 92 per cento di vaccinazioni con prima e seconda dose del personale scolastico della Campania colloca la nostra regione al primo posto in Italia. Ma se vogliamo aprire le scuole in presenza, com’è nei nostri programmi, dobbiamo completare per l’80 per cento la vaccinazione dei ragazzi anche sotto i 18 anni», spiega l’ex sindaco di Salerno che aggiunge: «Decideremo l’apertura dell’anno scolastico in relazione al livello di vaccinazione che avremo conseguito nei confronti degli studenti. E faccio un appello ai ragazzi perché utilizzino il mese di luglio per fare quante più vaccinazioni è possibile». 

E ancora: «Utilizziamo solo Pfizer e Moderna e i richiami possono essere fatti anche in tempi accelerati, Pfizer a 21 giorni quindi prima di agosto, e in ogni caso - aggiunge - ci stiamo preparando per utilizzare a pieno regime l’ultima settimana di agosto e i primi di settembre per fare la vaccinazione a tutta la popolazione studentesca. Questa è l’unica possibilità reale che abbiamo per aprire tutte le scuole in presenza». 

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Immancabile, infine, l’attacco contro il ministro della Salute e il commissario per l’Emergenza. Un refrain, ormai, che va avanti da mesi. «Gli rivolgo un appello affinché parlino quanto meno è possibile, perché il livello di confusione che hanno prodotto in queste settimane è sconcertante. Credo che se fanno silenzio - è la sciabolata - ci danno una grande mano a portare avanti la campagna di vaccinazione. Fra l’altro ogni 48 ore cambiano le valutazioni che fanno sui vaccini, è una cosa sconcertante. Ministero e commissario avrebbero dovuto preoccuparsi di fare loro, già da due mesi, più vaccini nella regione più giovane di Italia: cosa che non hanno fatto». 

E Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Campania, attacca: «Invece di continuare a minacciare di chiudere le scuole, De Luca si occupi seriamente di fare la campagna vaccinale per i più giovani. Contano i fatti, non le chiacchiere». 

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