Vaccini Covid in Campania: un milione di dosi in frigo, sospese le forniture di Pfizer e Moderna

Vaccini Covid in Campania: un milione di dosi in frigo, sospese le forniture di Pfizer e Moderna
di Ettore Mautone
Mercoledì 15 Settembre 2021, 23:56 - Ultimo agg. 17 Settembre, 07:19
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Frigoriferi pieni e scorte in giacenza, di vaccini a mRna, eccessive rispetto agli attuali ridotti ritmi di utilizzo: sono quasi un milione i sieri da smaltire in Campania e da lunedì scorso, come da richiesta dell’unità di crisi al Commissario nazionale per l’emergenza Covid, la fornitura di vaccino Moderna è sospesa per questa settimana, mentre le consegne del vaccino Pfizer saranno garantite all’attuale ritmo ancora per le prossime due settimane prima di uno stop possibile anche quel quest’ultimo farmaco in attesa di evoluzioni, in termini di utilizzo, che allo stato non è possibile prevedere. Insomma una situazione capovolta rispetto ai mesi scorsi quando a fronte di consegne col contagocce la Campania reclamava, giustamente, un adeguamento di forniture rispetto alle regioni del nord. Nell’attuale scenario nel caso in cui una delle sette Asl campane resti priva di vaccini a fronte di eventuali aumentati fabbisogni, bisognerà predisporsi per il trasferimento tra le Asl. I rifornimenti riprenderanno però non appena le scorte si ridurranno a valori compatibili con l’utilizzo. 

Uno dei limiti dello stoccaggio è rappresentato dalla limitata capacità dei frigoriferi per la conservazione. In particolare Pfizer, che assorbe il maggior numero di fiale, può essere conservato a una temperatura tra -60 e -90 gradi per 6 mesi. Durante questo periodo i flaconcini chiusi possono essere conservati e trasportati a una temperatura compresa tra -25 e -15 gradi per un unico periodo della durata massima di 2 settimane e possono essere nuovamente riportati a una temperatura compresa tra -90 e -60 gradi. Più complessa le gestione dei flaconcini scongelati che durano 5 giorni a una temperatura compresa tra 2 e 8 gradi e trasportabili per un massimo di 12 ore. Prima dell’uso infine, il vaccino chiuso può essere conservato fino a 2 ore a una temperatura non superiore a 30 gradi. meno drastiche le misure per conservare Moderna che possono essere trasportate e conservate a una temperatura compresa tra -25 e -15 gradi per un massimo di 7 mesi. 

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Nell’ultimo mese, anche a causa delle vacanze estive e soprattutto per l’esaurimento delle categorie più disposte a porgere la spalla, il ritmo di somministrazioni in Italia, ma anche in Campania, è sceso drasticamente incontrando lo zoccolo duro dei No-vax. In Campania, rispetto alle punte di 70 mila vaccinazioni e alla media di 50-60 mila vaccinazioni di giugno, durante l’estate si è registrato un progressivo calo. Nell’ultima settimana ne sono state praticate pochissime, solo 16.500 al giorno, mentre erano 23.900 una settimana fa, 20.600 15 giorni fa e 18.700 un mese fa mentre negli ultimi giorni la media si è attestata a circa 16 mila punture ogni 24 ore.

Al momento in Campania il 71,9% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e il 62% è stato completamente vaccinato. 

«Nell’arruolamento di nuove persone da vaccinare - sottolinea Pier Luigi Lopalco, ordinario di Igiene all’Università di Pisa e a capo della struttura speciale per il coordinamento emergenze epidemiologiche della Regione Puglia - si incontra lo zoccolo duro di quelli che hanno resistito di più ma bisogna fare attenzione a non catalogare tutti tra i “no-vax”. C’è chi non si vaccina per pigrizia, chi ha paura e vuole essere rassicurato. Per convincere tutti bisogna armarsi di pazienza con un’offerta attiva e informare adeguatamente. Per superare lo scoglio dell’80-85 per cento servono strategie multidimensionali dell’organizzazione e della comunicazione». 

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