Covid, De Luca lancia sos giovani: «Due casi gravi tra gli 11 e i 12 anni. Scuole, 30 focolai nell'Asl Napoli 2»

Covid, De Luca lancia sos giovani: «Due casi gravi tra gli 11 e i 12 anni. Scuole, 30 focolai nell'Asl Napoli 2»
Venerdì 19 Novembre 2021, 15:26 - Ultimo agg. 20 Novembre, 13:27
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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ribadisce che il «dato preoccupante è la fascia giovanile, abbiamo ad oggi 2 casi gravi di giovani tra 11 e 12 anni».

«Solo in Asl Napoli 2 nord per le scuole abbiamo 30 focolai, per un numero complessivo di ragazzi positivi, parliamo di primaria e media, di 129 unità - dice in diretta Fb - Abbiamo 67 classi in isolamento e il numero di alunni in isolamento che sono entrati in contatto di quasi mille alunni». 

«Noi stiamo lavorando sulle due priorità della terza dose per il personale sanitario, già obbligatoria di fatto, e il personale scolastico.

Ormai la gran parte del personale scolastico ha superato i 6 mesi dall'ultima somministrazione, dunque entro le prime due settimane di dicembre noi dobbiamo essere bravi a completare la terza dose per il personale scolastico, cioè dobbiamo arrivare all'immunizzazione». 

«Il personale scolastico, essendo in contatto con bambini non vaccinati - ha spiegato De Luca - è più esposto di altri nostri concittadini a un ritorno di contagio Covid. Abbiamo fatto un miracolo nei mesi scorsi, il personale scolastico ha dato una prova straordinaria di responsabilità e sono convinto che per metà dicembre avremo fatto la seconda o terza dose a tutto il personale scolastico nella nostra regione». 

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«C'è un dato che deve preoccuparci ed è relativo agli ultra 80enni, il 38% in Italia e il 34% in Campania non ha fatto la terza dose. Rivolgo un appello affettuoso affinché vadano a fare la terza dose» sottolinea il presidente in diretta Fb. «Nelle residenze assistenziali il lavoro è già stato fatto - aggiunge - ma per chi vive in maniera autonoma serve un'accelerazione». 

«Io non credo che dobbiamo perdere più tempo con i no vax. Quando si parla un alfabeto che non è uguale si perde tempo, è come se noi parlassimo la lingua italiana e loro in afgano. Andiamo avanti, non perdiamo tempo».

«Il nostro obiettivo oggi - ha aggiunto - è di tutelare per quanto più possibile la salute dei nostri concittadini e abbiamo l'obiettivo di non far chiudere la nostra regione e l'Italia. Provate a immaginare se nel giro delle prossime due o tre settimane siamo costretti a richiudere alberghi, ristoranti, bar, palestre, teatri e cinema. Sarebbe un disastro. Ma è inutile raccontare queste cose a chi non ha alcuna intenzione di utilizzare la ragione. A questi dobbiamo dire semplicemente che la stupidità non è un argomento, punto e basta».

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