«Covid, farmaci anti-virali prescritti
dai medici di famiglia ma attenzione»

«Covid, farmaci anti-virali prescritti dai medici di famiglia ma attenzione»
Martedì 12 Aprile 2022, 12:57
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«La prescrizione degli antivirali anti-Covid dal medico di famiglia è un grande passo avanti. E noi siamo pronti e disponibili. Speriamo solo che non diventi l'ennesimo 'buro-farmaco', ovvero un boomerag burocratico, con un altro piano terapeutico in cui ci vuole più tempo per compilare le carte che per curare il paziente». A dirlo Silvestro Scotti, rappresentante della Fimmg e vicepresidente dell'Ordine dei medici di Napoli che interviene nel giorno in cui, in una riunione straordinaria, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Aifa valuterà e, prevedibilmente approverà, il piano terapeutico per la prescrizione dell'antivirale Paxlovid da parte dei medici di medicina generale.

«È fondamentale - continua - che non si tratti di pura burocrazia che, poi, si trasforma in ostacolo per l'uso stesso del farmaco. Abbiamo bisogno di decisioni rapide. Come medici di famiglia abbiamo strumenti affinati da tempo, con la priorità per le vaccinazioni anti-Covid e sulle dosi booster che ci permettono di identificare rapidamente le persone che possono beneficiare delle terapie antivirali. Tutto questo deve essere realizzato attraverso l'informatica, sarebbe assurdo avere piani terapeutici da compilare attraverso strumenti cartacei che rappresenterebbero, plasticamente, una nuova burocrazia che si scarica sui professionisti.

Serve puntare sull'informatizzazione e sulla condivisione informatica, con sistemi in grado di dialogare tra loro. Non c'è più tempo per rimandare il fascicolo sanitario digitale».

La Cts oggi «deciderà solo su uno dei farmaci antivirali. Speriamo che questo preluda a un graduale nostro coinvolgimento più ampio. Serve un cronoprogramma per arrivare alla prescrizione anche degli altri antivirali che hanno dimostrato efficacia». Per Scotti è il momento di essere «più europei», permettendo ai medici di famiglia di «prescrivere - per responsabilità e ruolo in scienza e coscienza - tutti i farmaci, non alcuni sì e alcuni no. La prescrizione è una responsabilità medica, non burocratica», conclude Scotti, sottolineando l'importanza della formazione. «Ci siamo confrontati con l'Aifa per quanto riguarda la formazione e l'informazione dei medici di famiglia che prescriveranno il farmaco. Noi mettiamo a disposizione i nostri strumenti, non vogliamo solo protocolli ma vera formazione perché siamo medici e dobbiamo poter decidere, sempre in scienza e coscienza, sulle cure per i nostri pazienti».

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