Il Covid non risparmia le tradizioni. E se finora la sforbiciata aveva tranciato tutto ciò che atteneva a brunch, festeggiamenti, cenoni e struscio, l’ultimo “no” è arrivato ai tuffi di Natale e Capodanno.
La bizzarra quanto gettonata usanza porticese quest’anno non si potrà rispettare. A vietarlo nessun cavillo in particolare, essendo già implicito nei divieti della zona rossa, bensì un cartello comparso sui cancelli del lungomare proprio stamattina. In bella vista l’augurio di buone feste da parte del Comitato storico 2003 Portici e San Giovanni e con tinta diversa, la comunicazione circa l’impossibilità di radunarsi per il celebre tuffo invernale.
Nell’anno in cui finalmente si scorgono i “connotati” di quello che sarà il lungomare porticese, sarebbe stato del resto anche impossibile tuffarsi nell’area dove sono collocati i cantieri.
Un piccolo sacrificio in più in un Natale che potrebbe rivelarsi non necessariamente di rinunce e nostalgia ma differente e magari più autentico. Sarà per questo che in città stanno anche lievitando le iniziative solidali alternative, in linea con quanto ammesso dall’emergenza Covid.