In classe esplode un focolaio nel Napoletano, gli alunni tutti figli di no vax

In classe esplode un focolaio nel Napoletano, gli alunni tutti figli di no vax
di Ferdinando Bocchetti
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 09:28 - Ultimo agg. 16:38
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Il Covid torna a correre e a far paura nel comune di Qualiano. Un boom di nuovi casi che ha coinvolto anche l'istituto comprensivo Di Giacomo-Santa Chiara, dove un focolaio è stato registrato all'interno di più classi: sono venti gli alunni contagiati nonché sette maestre. Il dato è stato fornito dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che non ha nascosto il proprio disappunto. «Ho ricevuto un messaggio che mi ha fatto arrabbiare - ha spiegato ieri il governatore nel corso di un'iniziativa che si è tenuta a Città della Scienza -. Abbiamo fatto il contact tracing e abbiamo scoperto che il 99 per cento dei bambini contagiati è figlio di genitori non vaccinati».

La preside dell'istituto in cui si è sviluppato il focolaio, di concerto con le autorità sanitarie locali, ha disposto la sospensione delle attività in presenza fino a lunedì 25. Didattica a distanza, dunque, non solo per i bambini colpiti dal virus ma per la platea scolastica dei due plessi. L'Asl, come da prassi, ha anche disposto la sanificazione di entrambi gli istituti e ha raccomandato al Comune di Qualiano di intervenire in ausilio nelle aree di pertinenza.
 

LA SANIFICAZIONE
Il sindaco, Raffaele De Leonardis, ha annunciato che gli interventi di sanificazione sono già partiti e, nel contempo, ha precisato che negli ultimi giorni è stato registrato un aumento esponenziale di casi anche al di fuori delle mura scolastiche. «Sono una sessantina, secondo i dati ricevuti ieri, i cittadini residenti nel nostro territorio al momento positivi - argomenta il primo cittadino di Qualiano -. È un dato che ci preoccupa e che ci spinge a non abbassare la guardia.

Abbiamo contattato le famiglie dei bambini contagiati e siamo costantemente informati sulle loro condizioni di salute - aggiunge ancora De Leonardis -. Al momento sono tutti in buone condizioni, così come le docenti, alcuni delle quali avevano contratto il virus prima dei loro allievi. Anche noi, attraverso una indagine effettuata dal nostro assessorato alla salute, abbiamo avuto conferma che si tratta perlopiù di nuclei familiari con bambini in età non vaccinabile e con genitori che hanno scelto di non vaccinarsi. Le maestre, invece, erano tutte vaccinate con due dosi. Probabilmente - conclude De Leonardis - l'origine del cluster è da collegare a uno studente o studentessa iscritta in un istituto superiore del comune di Marano, contagiata nei giorni scorsi, che risiede nella nostra città e che avrebbe favorito la diffusione del virus. Ad ogni modo oggi avremo un quadro più esaustivo della situazione: l'Asl e la dirigente scolastica potranno riferirci su eventuali nuovi casi».

L'esplosione del focolaio nell'istituto comprensivo Di Giacomo-Verdi è stata accolta con stupore e disappunto da molti utenti social, soprattutto mamme, che a più riprese hanno chiesto chiarimenti al sindaco scrivendo sulla sua pagina Facebook. «Forse è stata sottovalutata la situazione - scrive Carmen - qualcuno avrà pensato di poter controllare il tutto mediante i tamponi. Facciamo il possibile per tenerli lontani dai pericoli, poi li mandiamo a scuola e questi sono i risultati. La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro e invece non lo è». E ancora, aggiunge, un altro genitore: «Il Comune di Qualiano promuove concerti e feste in piazza senza distanziamento e misure di sicurezza. Il virus entra nelle scuole, ma non sono le scuole che lo diffondono: lì si rispettano le norme di sicurezza». C'è chi, come Rita, che invita invece i genitori no vax a vaccinarsi: «Chi può deve farlo, altrimenti non ne usciremo più».

Casi in aumento e contagi anche nelle strutture per anziani. Qualiano non è l'unico territorio a nord di Napoli a dover fare il conto con la recrudescenza del Covid: anche nel limitrofo territorio di Mugnano, infatti, la scorsa settimana sono stati registrati ben due focolai, entrambi in due diverse case per anziani. Sono una trentina le persone positive tutte vaccinate, tra ospiti e personale delle strutture. La scoperta fu fatta all'indomani del decesso di una 85enne, ospite in una delle due residenze.
 

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