Covid, Gianni Fiorellino è negativo: «Fine di un incubo, ma in Campania è caos»

Gianni Fiorellino tiene sua moglie per mano
Gianni Fiorellino tiene sua moglie per mano
di Gennaro Morra
Domenica 25 Ottobre 2020, 10:06
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«Per me e la mia famiglia finisce un incubo e ne siamo felici, ma questo non cancella l’assistenza deficitaria ricevuta dall’Asl Napoli 3, né tantomeno ci fa dimenticare che tantissime persone sono ancora in attesa di una telefonata, di un tampone o un referto da parte dell’autorità sanitaria. Insomma, oltre la nostra felicità resta il caos che si vive in Campania». Sono queste le parole con cui Gianni Fiorellino ha commentato la notizia della negatività al Covid-19 dell’ultimo tampone effettuato su di lui e sua moglie. Termina così il periodo d’isolamento, che per i due coniugi e i due figli era iniziato l’8 ottobre, dopo che il cantante era risultato positivo a un test antigenico. Da quel giorno l’intera famiglia si era chiusa nella sua abitazione di Nola e aveva attivato il protocollo presso l’Asl di riferimento, riscontrando diverse falle e negligenze nel sistema.

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Ora che è tutto finito, naturalmente il primo pensiero dell’artista è stato quello di poter avere di nuovo un contatto con i due bambini: «Per giorni e giorni ho immaginato questo momento, ho accarezzato il sogno di poter abbracciare i miei figli libero, ho percepito sotto le dita, senza i guanti che mi dividessero da loro, la loro pelle morbida – scrive sulla sua pagina Facebook –. Ho vissuto in solitudine ricordando il loro profumo, quello di mia moglie, nella quotidianità del nostro nido. È stata dura, durissima, essere messo di fronte a me stesso, con demoni e pensieri, sensi di colpa per tutto ciò che, forse a causa mia, stavano vivendo e mi mancavano come l’aria che spesso dai polmoni prendevo, affacciandomi durante la notte mentre dormivano e che mi facevo bastare».

E dopo aver reso l’entità del dramma vissuto, ecco la bella notizia: «Oggi vi racconto che in questo terreno arido, ostile, che mi ha portato via sonno e sogni, finalmente sono guarito, io e mia moglie, e stanotte è stata la più bella di tutta la mia vita perché in un piccolo letto c’era tutto quello di cui ho bisogno per vivere: i miei figli e mia moglie stretti in un unico abbraccio. Perché in fondo nosciuna nuttata nun pò mai fernì». Poi Fiorellino esprime la sua gratitudine verso chi è stato accanto a lui e alla sua famiglia, anche a nome della moglie: «Sentiamo di ringraziare in primis il dottor Enrico Fedele, professionista eccellente e uomo profondamente attento ai pazienti, la Protezione Civile di Nola, gli amici di sempre, i giornalisti e le tv che ci hanno aiutato a chiedere più forte aiuto alle istituzioni, che sono state assenti e ci hanno abbandonato così come hanno fatto con migliaia di persone come noi». E inevitabilmente il pensiero va a chi non è ancora uscito dal tunnel: «Restiamo vicinissimi a tutti quelli che ancora non sono riusciti ad essere assistiti, che non ce l’hanno ancora fatta ad uscire da questo incubo – scrive ancora il 38enne nel suo post –. E a chi è gravemente malato di Covid-19, perché sappiamo nella mente che vuoto può creare, pur non conoscendo il dolore di una terapia intensiva, per fortuna. Noi vi siamo vicini. Avete tutta la nostra solidarietà».

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Infine, Fiorellino spera che le denunce ripetute in questi 15 giorni possano servire a far correggere gli errori e a riparare le falle del sistema sanitario campano: «In ultimo, mi auguro che il nostro grido in queste ultime settimane sia stato anche utile a qualcuno per accorciare i tempi dei tamponi, degli esiti, e dell’assistenza sanitaria ai malati di Covid-19. Con la speranza che si possa vivere una vita serena, prima o poi, e ritornare liberi, dentro e fuori.

Auguri a tutti».

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