Covid a Melito, esplode il contagio
mille infetti: «Mandate l'esercito»

Covid a Melito, esplode il contagio mille infetti: «Mandate l'esercito»
di Giovanni Mauriello
Mercoledì 18 Novembre 2020, 09:52 - Ultimo agg. 22 Marzo, 12:10
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Diventa incandescente la situazione sanitaria a Melito. I contagi da Covid registrati hanno raggiunto quota mille, collocando il territorio ai primi posti nell'area nord napoletana, con un'incidenza sulla popolazione di un caso ogni 41 abitanti, secondo solo ad Arzano dove il rapporto è stato valutato uno a 36, costringendo la Regione a dichiarare zona rossa il comune, prima ancora che scattasse l'ordinanza governativa per l'intera Campania.
I dati complessivi comunque non sarebbero aggiornati al protocollo comunale, per cui non è escluso un ulteriore aumento registrato ieri. Dal suo letto all'ospedale di Giugliano, dove è tuttora ricoverato per una crisi respiratoria da coronavirus, il sindaco Antonio Amente ha espresso la sua preoccupazione per il veloce incremento dei contagi ed ha pregato gli esponenti dello staff di diffondere sul suo profilo social un chiaro messaggio ai cittadini: «L'ultimo report pubblicato dall'Asl si legge - mostra una situazione di assoluta emergenza nella nostra cittadina, dove il numero di positivi al Covid si avvicina a mille unità. Si è registrata un'esplosione del virus preventivabile in un territorio, come il nostro, dove vivono circa 40mila persone, in poco più di tre km quadrati e pertanto la diffusione del coronavirus risulta essere estremamente veloce. Nelle scorse settimane abbiamo più volte chiesto - invano - nelle varie sedi istituzionali l'invio dell'esercito, perché è impensabile controllare un gran numero di incoscienti e sconsiderati, che circolano per le strade, con appena tre vigili urbani a disposizione per ciascun turno. Finora non si è visto alcun militare».

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L'amministrazione comunale è guidata da remoto dal vice sindaco, anch'egli contagiato dal virus, che da casa coordina il lavoro degli assessori. Diversi i consiglieri in quarantena fiduciaria, positivi al virus ma asintomatici. È guarito, invece, dopo alcune settimane l'ex sindaco Venanzio Carpentieri, negativo agli ultimi controlli. Le stanze del municipio si sono svuotate dopo il provvedimento dei capisettore di avviare lo smart working e un'ulteriore iniziativa per diminuire la presenza agli sportelli dell'anagrafe a piano terra, dove nonostante il gran numero di contagi c'è un costante afflusso di pubblico.
Da ieri pomeriggio su indicazione del sindaco la conferenza dei capigruppo è riunita on line: «C'è da valutare scrive Amente - nuove ordinanze restrittive e l'opportunità di aprire o meno le scuole d'infanzia e le prime classi della primaria a partire dal prossimo lunedì». In piena pandemia e dopo la vicende politiche dello scorso mese, con presunte minacce e denunce, si sarebbe instaurato un clima di collaborazione tra maggioranza e opposizione, chiesta proprio da Amente, che prima del suo ricovero aveva ricevuto alcuni capigruppo al Comune chiedendo almeno per ora di abbassare i toni. Intanto s'è concluso il primo step dei controlli sanitari preventivi sui dipendenti comunali. Dopo i due casi di positività nel primo gruppo di trenta persone, non vi sono stati contagi nei secondi test.
 

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