«Covid, da Mykonos a Maiorca
troppi contagi, ora non prenoto più»

«Covid, da Mykonos a Maiorca troppi contagi, ora non prenoto più»
di Maria Chiara Aulisio
Sabato 17 Luglio 2021, 09:01 - Ultimo agg. 18 Luglio, 10:43
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«Inutile insistere. Ragazzi - magari minorenni e pure senza vaccino - nelle zone a rischio ora non li mando più. Troppo pericoloso. Innanzitutto per loro, ma anche per la salute di chi - e penso ad amici e familiari - potrebbe pagare a caro a prezzo superficialità e imprudenze». Giuliano Ceci, storico tour operator napoletano e titolare dell'agenzia di viaggi 14esimo Poerio Travel, è uno di quelli che - prima degli affari - ha a cuore il benessere dei suoi clienti. Da qui la decisione di lanciare un appello a chi sta ancora scegliendo il luogo dove andare a trascorrere le vacanze, e insieme mettere in guardia i più giovani dai rischi che potrebbero correre abbassando la guardia.

Insomma, stop partenze?
«Non dico questo, ci mancherebbe.

Un po' di svago, dopo l'inverno che abbiamo vissuto, ci spetta di diritto».

Però...
«Dobbiamo muoverci con molta attenzione».

Che cosa vuol dire?
«Stare lontano dalle zone rosse, quelle ad alto rischio Covid per intenderci. E quando dico questo penso soprattutto ai ragazzi, i più esposti in assoluto».

Andiamo con ordine. Quali sono le zone rosse di cui parla?
«Le mete preferite dagli adolescenti napoletani, ma non solo da loro ovviamente. Eccole qui: Spagna, Portogallo, Malta e anche alcune isole della Grecia, Mykonos su tutte. Aree assolutamente fuori controllo dal punto di vista sanitario».

Da evitare, dunque.
«Lo dicono i fatti, non io. In Catalogna - proprio da questo weekend - hanno autorizzato la reintroduzione del coprifuoco notturno, tra l'una e le sei del mattino. Un provvedimento che riguarda addirittura 161 comuni, tra cui Barcellona».

Decisione drastica.
«Ma anche necessaria. Leggevo i dati, da qualche giorno viaggiano a una media di oltre 400 nuovi casi ogni 100mila abitanti».

Niente Spagna, insomma.
«Se chiedete consiglio a me, dico no. È chiaro che un conto sono gli adulti, un altro i ragazzi. A loro il viaggio non lo organizzo proprio. Anzi sono felice che i gruppi di diciottenni che ho mandato a Ibiza, Maiorca, Formentera, Mykonos e Malta nelle scorse settimane sono tornati in perfetta salute e senza alcun problema, ma ora basta fino al cessato allarme».

E però le vacanze si ha voglia di farle lo stesso.
«Certo, si devono fare, assolutamente. E vi assicuro che c'è solo l'imbarazzo della scelta. L'Italia è un paese meraviglioso e mai come quest'anno non si contano i pacchetti in vendita a prezzi molto interessanti. Se posso darvi un consiglio: fate presto a prenotare, è già quasi tutto pieno».

Quali sono le località più sicure?
«La Campania certamente, ma anche Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, le isole minori. Qui - sempre nel rispetto delle regole - è possibile vivere vacanze tranquille. Agli adolescenti poi mi sento di dire che si divertiranno ugualmente e senza correre troppi rischi».

Quanti viaggi così ha già organizzato?
«Tanti. I miei clienti, in alcuni casi storici, mi danno ascolto. A tutti ho spiegato che quest'anno il turismo deve essere di prossimità. E quindi: viva l'Italia. Lo stesso vale per i ragazzi, tanti li conosco da bambini e mai potrei suggerire qualcosa che non sia il meglio per loro».

Il primo consiglio che vuole dare a chi sta organizzando la partenza?
«L'assicurazione Covid: è fondamentale. La propongo anche per un weekend a Gardaland. Con quella siamo tutti più sereni».

Che cosa garantisce?
«Se il viaggio si annulla non si perdono i soldi, ma la polizza offre una buona copertura anche in caso di Covid. Comprende, ad esempio, il rimborso delle spese mediche e l'eventuale quarantena da trascorrere in albergo. Per quanto mi riguarda senza assicurazione oggi non partirei nemmeno per l'isola di Capri».

Figuriamoci per le isole greche.
«Per carità. Dicono che stanno valutando un nuovo coprifuoco pure lì, e però l'aperitivo sulla spiaggia non si tocca. Centinaia di giovani, che bevono e ballano scatenati e senza alcun controllo, non sembrano essere un problema. Invece il contagio è garantito anche perché non tutti i ragazzi sono vaccinati».

E la variante Delta incombe.
«L'età media si è abbassata. Anche se, va detto, che la variante è sì più contagiosa, ma molto meno aggressiva. In ogni caso se non sei immune il rischio c'è tutto. Ne ho aiutati parecchi di adolescenti in difficoltà - con viaggi organizzati on line - a far ritorno da Mykonos e Ibiza. Per fortuna stanno tutti bene ma il rischio è stato grosso».

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