Allarme Covid al plesso Orazio di Posillipo: è di lunedì scorso la notizia di due casi di bambini di terza risultati positivi. Ciò che ha scatenato l’ira delle mamme che ieri mattina hanno preferito non mandare i piccoli a scuola, a tutela della salute di familiari e affini. Ma a destare maggiore preoccupazione tra le famiglie è il fatto che, a loro dire, «non c’è stata nessuna sanificazione né comunicazione da parte della dirigente scolastica». Mentre quest’ultima, Maria D’Ambrosio, assicura: «è tutto sotto controllo. Ieri pomeriggio abbiamo pubblicato sul sito ufficiale della scuola un avviso sulla sospensione delle attività in presenza oggi e domani e abbiamo applicato tutti i protocolli. Le mamme? La loro è una contestazione inutile», taglia corto la preside.
L’ALLARME
Uno dei bambini di terza era tornato tra i banchi venerdì scorso. Solo lunedì mattina si è scoperto che il piccolo era risultato positivo al Covid-19. Oltre lui anche una compagna, sempre di terza, ma di un’altra classe. Due dunque i casi di allievi affetti da Coronavirus al plesso Orazio di Posillipo, che fa capo alla Viviani. «Lo abbiamo saputo dalla chat di gruppo su WhatsApp ieri sera (lunedì, ndr) - denunciano alcune mamme, che per ovvi motivi preferiscono mantenere l’anonimato - dove due genitori hanno avvisato di aver comunicato con una pec inviata alla scuola l’esito del tampone dei figli».
«In quarantena si sono messe due maestre di matematica e italiano che sono in comune con tutte le classi - fanno sapere le mamme - mentre le altre due, di arte e religione, continuano ad andare in altre classi e questo ci preoccupa». Secondo i genitori in rivolta, il contagio sarebbe avvenuto (ovviamente è un’ipotesi) con ogni probabilità in un’aula a pianterreno dove da quest’anno sono state accorpate due terze, che da 3 sono diventate 2, composte da 22 e 23 allievi, rispetto ai 12 e 13 dello scorso anno.
«In quell’aula - dice una mamma - non c’è areazione, né luce naturale, ci sono finestroni in alto e per tra i bambini non c’è distanziamento. Mia figlia è accavallata a un compagno che è seduto dietro di lei. Insomma c’è una promiscuità che li espone al rischio». Condizioni che hanno spinto qualche mamma a considerare addirittura l’ipotesi di «scrivere alla Procura della Repubblica perché ai nostri figli viene negato il diritto alla salute e all’istruzione, dato che non c’è stata una disinfestazione dell’Asl né ad oggi c’è la Dad».
A fare più paura ora sono gli spazi condivisi: «in alcune classi ci sono alunni gemelli, altre hanno le stesse maestre e in più l’uso dei servizi igienici è condiviso. Come si fa a pensare di accorpare le classi in tempi di Covid?». Critiche a cui la dirigente scolastica Maria D’Ambrosio risponde: «premesso che le mamme hanno sempre qualcosa da ridire, mi chiedo: vogliono fare contestazione in tempi in cui c’è una pandemia mondiale?». Poi la precisazione: «i casi di positivi non sono due ma uno al plesso Orazio. L’altro è alla centrale. Ma quel che vorrei sottolineare - conclude - è che la scuola, appena saputa la notizia ieri, ha seguito il protocollo e procederà alla sanificazione dell’Asl».