Al Cardarelli medici e infermieri no vax, si fanno avanti i vigilantes: «A noi le dosi»

Al Cardarelli medici e infermieri no vax, si fanno avanti i vigilantes: «A noi le dosi»
di Ettore Mautone
Venerdì 1 Gennaio 2021, 23:00 - Ultimo agg. 2 Gennaio, 15:14
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Primari, dirigenti medici, infermieri, personale sociosanitario, tecnici, addetti ai servizi dei reparti Covid, dei pronto soccorso, delle rianimazioni e delle corsie di area critica: tra gli operatori candidati a vaccinarsi per primi in questa iniziale fase della profilassi anti Covid c’è qualcuno che ci ripensa all’ultimo minuto posticipando la puntura. Prenotazioni che sfumano anche per altri motivi come l’impegno nei turni di lavoro ovvero il riposo a casa in un giorno di festa. Sta di fatto che le dosi una volta allestite e diluite per non essere sprecate devono essere somministrate subito. Al Cardarelli sia il 31 sia ieri alcune guardie giurate presenti si sono fatte avanti per fare una vaccinazione che sarebbe toccata anche a loro ma in coda alle priorità individuate dal programma aziendale. «Molti dei miei colleghi – avverte Giuseppe Alviti, leader dell’associazione guardie particolari giurate – hanno paura dell’infezione. Anche tra i nostri ci sono state vittime. Se c’è l’opportunità di certo non si tirano indietro ad effettuare subito la profilassi, anzi la reclamano. Siamo impiegati in prima linea, nei pronto soccorso, nei reparti Covid, con scarse protezioni per cui riteniamo essere una categoria prioritaria al pari delle altre». 

 

«Al Cardarelli stiamo cercando di vaccinare quanto più personale è possibile pur avendo dei limiti (giorni festivi, ponte) – replica Giuseppe Longo, manager dell’azienda ospedaliera collinare - le fiale le prepariamo in anticipo e da ogni flacone devono uscire 5 o 6 dosi di vaccino.

Quindi al fine di ottimizzare tutto e non sprecare niente ieri visto che alla fine erano rimaste alcune fiale e considerato che dobbiamo vaccinare tutti (oltre agli operatori sanitari anche il personale delle ditte fornitrici di beni e servizi) abbiamo vaccinato alcuni vigilanti. Se residua una disponibilità di fiale già preparate (dal flacone completo) allora vacciniamo quelli che si trovano sul posto e che danno il loro consenso. Può capitare che qualcuno che comunque abbia comunque titolo ad essere vaccinato in questa fase, la riceva prima del proprio turno solo per questo frangente. Ma nell’arco della metà del mese di gennaio contiamo di vaccinare tutti i nostri dipendenti compresi quelli delle ditte esterne».

Ieri al Cardarelli, pur essendo Capodanno, sono stati vaccinati ben 126 soggetti. All’ospedale del Mare polo vaccinale della Asl Napoli 1, il 31 e ieri dalle 9 alle 15 ne sono stati vaccinati rispettivamente 97 e 87. Oggi ne sono convocati 252 e fino al 6 gennaio dalle 9 alle 18 ne saranno vaccinati 330 al giorno. Dal 7 gennaio si proseguirà a Napoli, alla Mostra D’Oltremare, con oltre mille vaccini al giorno. Con questi numeri è sempre possibile che vi siano delle dosi che, alla fine della giornata, risultino in esubero rispetto ai soggetti da vaccinare. In questi casi chi è presente ed è una categoria prioritaria potrebbe vedere accolta la richiesta di essere vaccinato. 

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Al Cotugno le sedute vaccinali hanno preso il via il 31 dicembre per proseguire ieri con turni di mezza giornata. Andranno avanti da oggi e fino a metà gennaio, dalle 9 alle 18. I candidati prenotatisi su base volontaria ricevono la prima dose di vaccino da ripetere con un richiamo tra tre settimane. Al Cotugno il 31 sono stati 102 i soggetti vaccinati, ieri 96 e da oggi saranno 192 al giorno. Il personale da sottoporre a profilassi è quello impiegato al Monaldi e al Cto oltre che al Cotugno e anche quello del Pascale. Tra i primi a porgere il braccio Paolo Ascierto, primario della struttura complessa Melanoma e immunologia dell’Istituto Tumori di Napoli. Ascierto è stato tra i protagonisti in Campania sin dalla prima ondata, nel tentativo di individuare una cura clinica più efficace nelle forme severe di infezione da Coronavirus. Al Cotugno si conta di somministrare tutte le dosi arrivate in questa prima fase entro il 15 gennaio. Una tabella di marcia che coinvolge tutti i 27 centri vaccinali della Campania dislocati in tutte le province. Altri arrivi dei vaccini della Pfizer sono attesi il 4 e l’11 gennaio per un totale di 136 mila dosi. A partire dal 21 gennaio con l’arrivo di altre 250 mila dosi si procederà al richiamo e ad allargare la profilassi agli anziani ospiti delle Rsa e delle case albergo e al relativo personale di queste strutture.
 

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