Covid a Napoli, feste di Natale con restrizioni mirate: quasi tutti d'accordo, basta rischi

Covid a Napoli, feste di Natale con restrizioni mirate: quasi tutti d'accordo, basta rischi
di Gennaro Di Biase
Domenica 21 Novembre 2021, 09:45 - Ultimo agg. 22 Novembre, 07:29
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Tutti, o quasi, stanno col super Green pass. Turisti, commercianti, giovani e non: mentre il centro storico di Napoli scoppia di visitatori, tantissimi cittadini sono Pro vax e, in funzione del Natale, favorevoli alle restrizioni su cui il governo sta ragionando per affrontare la quarta ondata che garantiscano il certificato verde solo a chi si è sottoposto alle iniezioni del siero, con eventuali limitazioni negli accessi a cinema e locali per i non vaccinati. Dieci intervistati su dodici sono favorevoli all'obbligo di vaccino o alla stretta sul pass.

Numeri non da campione statistico, ma che forniscono fotografia reale dell'umore di riempie il cuore di Napoli in queste ore: si vive, si sorride e si consuma, ma con titubanza.

La folla ai Decumani, in questo weekend pre-natalizio, è da pacco di riso sottovuoto. I due metri di separazione tra corpi sono una chimera. Tanti i passanti senza mascherina, nonostante l'ordinanza regionale che ne prevede l'obbligo nei luoghi aperti affollati. Nei prossimi giorni, Palazzo San Giacomo pubblicherà l'ordinanza sul contingentamento dei flussi pedonali in centro. Non è escluso un inasprimento delle misure annunciate, che prevedono a oggi l'istituzione di varchi a piazza San Domenico e via Duomo.

Il virus ha fatto vivere tante storie, purtroppo. E quasi tutti, dopo due anni di pandemia, hanno da raccontare la loro esperienza diretta col Covid. Carolina Brancaccio ha 22 anni, ed è una studentessa di medicina: «I maggiori problemi li stiamo avendo a causa dei non vaccinati: è assurdo che tanti non abbiano ancora assunto le dosi. Il modello Austria, col lockdown per i soli non vaccinati, non è andato in porto a causa delle difficoltà nei controlli, ma servirebbe una frenata generale momentanea, o l'ondata in corso non si fermerà. Restrizioni solo per i No vax? Non ho fiducia nel fatto che i No vax restino a casa; uscirebbero lo stesso e creerebbero danni. Negli ospedali ci sono loro. La situazione sta tornando tragica».

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«Sono d'accordo sulle restrizioni per i No vax osserva Gabriele Iodice, informatico Non voglio il male di chi la pensa diversamente, ma purtroppo la situazione è lontana dall'essere risolta, e col freddo il virus tenderà a diventare più forte. Il problema va risolto. Libertà di scelta vuol dire anche essere responsabili di ciò che si sceglie». «Sono Pro vax commenta Simone De Pascale Ma non sono d'accordo col Green pass. È un obbligo vaccinale camuffato». «Mia sorella non aveva fatto il vaccino racconta Luigi Buono ed è stata male per il Covid. Temeva di morire per l'iniezione e invece ha rischiato per l'infezione. Mi sono vaccinato per senso civico. Purtroppo non tutti l'hanno avuto». «Bisogna chiudere in casa solo i No vax dice Vincenzo Bonomo far fallire le attività per colpa loro è ingiusto: non siamo noi a togliergli la libertà, ma sono loro che la tolgono a noi. Il Green pass ottenuto col tampone negativo ha una durata limitata: ben venga solo per chi ha la dose».

Tanti vacanzieri sono favorevoli a un'eventuale stretta sul certificato verde. «Servono nuove restrizioni sbotta Francesca Cozza, turista cosentina Siamo ancora in piena emergenza. A Cosenza stiamo più attenti. Qui c'è molta più gente, ma tanti non indossano dpi anche se lavorano nei negozi, e non c'è distanziamento». «Quella dei non vaccinati è una scelta che non condivido aggiunge Giovanna Numolo, avvocato tirocinante bolognese Quando sarà il mio turno farò la terza dose, visto che non ho le competenze scientifiche per comprendere la radice del problema. Vedrei corrette nuove restrizioni nei confronti di chi non si è vaccinato». L'unico cittadino senza siero incrociato ieri ci tiene a far notare che esistono «differenze tra No vax e non vaccinati: io sono contrario solo alle dosi anti-Covid».

La sostanza, però, non cambia. «Dobbiamo distruggere il virus dice Amedeo Pianese del Caffè dell'Epoca Siamo noi vaccinati che abbiamo consentito al Paese di ripartire. Lo Stato imponga il vaccino, e impedisca il pass a chi è senza siero. Sono favorevole al contingentamento degli accessi previsto dal Comune in centro». «Quella dei No vax è una presa di posizione contro le imposizioni in generale spiega Francesco Vescera di Ubik A questo punto mi chiedo se non sia utile introdurre un obbligo di vaccino. Se i contagi aumentano, c'è il rischio di inevitabili ulteriori restrizioni. In libreria tanti entrano senza dpi. Siamo costretti a riprenderli». «Non è giusto limitare noi che rispettiamo le regole sul virus sospira Ciro Pipolo, barista gli stop colpiscano i non vaccinati».

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