Napoli, l'appello disperato: «Aiutate mia nonna, da 10 ore con il Covid su un'ambulanza:​ non ci sono posti letto»

Napoli, l'appello disperato: «Aiutate mia nonna, da 10 ore con il Covid su un'ambulanza: non ci sono posti letto»
di Melina Chiapparino
Giovedì 15 Ottobre 2020, 21:31 - Ultimo agg. 16 Ottobre, 08:51
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«Mia nonna è da dieci ore in ambulanza, sofferente e bisognosa di cure ma non c’è posto per ricoverarla». Giosuè Puerio, è il nipote di Emilia Mirmone, 75enne napoletana che questa mattina ha chiesto aiuto perché le sue condizioni cliniche si erano aggravate negli ultimi giorni. L’anziana risulta affetta da Covid, secondo quanto rilevato da un tampone eseguito privatamente dopo il quale è stata sottoposta a quello dell’Asl, di cui si attende l’esito ed è stata soccorsa dall’ambulanza del 118 che l’ha trasportata all’Ospedale del Mare.

«Questa mattina mia nonna aveva la febbre e dopo dieci giorni durante i quali non riusciva a mangiare e vomitava in continuazione, si è sentita così male da chiedermi aiuto» spiega il nipote che ha allertato i soccorsi. «Dalla centrale del 118, fin dall’inizio mi hanno comunicato che non c’erano posti a disposizione su Napoli ma valutando le condizioni cliniche di Emilia, l’equipe dell’ambulanza l’ha trasportata all’Ospedale del Mare – racconta Giosuè- mi avevano anche avvertito che potevano trascorrere delle ore prima del ricovero ma la situazione è insostenibile».

I familiari dell’anziana che l’hanno raggiunta nel presidio di Ponticelli, mantenendosi a distanza dall’ambulanza ferma all’ingresso della struttura, hanno manifestato le loro preoccupazioni perché l’anziana «non è più in grado di alimentarsi e in ambulanza ha avuto bisogno anche dell’ossigeno».

 «Inizialmente ci avevano fatto sapere che c’era la possibilità di farla ricoverare a Benevento o Scafati ma con il trascorrere delle ore l’unica cosa che abbiamo visto sono le due ambulanze che si sono alternate per farla sostare davanti all’ospedale» continuano i parenti della donna. «Gli operatori del 118 stanno facendo il possibile ma mia nonna ha bisogno di essere ricoverata e non siamo disposti a portarla a casa a meno che qualche autorità sanitaria o un medico ci consegni un certificato dove viene trascritto che non è necessaria assistenza ospedaliera» spiega esasperato Giosuè. «Ho chiamato persino la polizia per farmi aiutare ma mi hanno detto che non è di loro competenza» conclude il 32enne napoletano.

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