Covid, rivoluzione turismo a Napoli: assicurazioni e mezzi green

Covid, rivoluzione turismo a Napoli: assicurazioni e mezzi green
di Gennaro Di Biase
Domenica 20 Giugno 2021, 09:32 - Ultimo agg. 21 Giugno, 09:10
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La rivoluzione del turismo nel post-Covid. Partono da Napoli, precisamente dalla Borsa Mediterranea del Turismo (prima fiera italiana in presenza dopo il blocco del settore), le novità delle vacanze dopo e oltre il virus. Dall'eco-tourism al boom di assicurazioni: sono diversi gli spunti e gli input arrivati dagli stand dell'evento allestito alla Mostra d'Oltremare, inaugurato dal ministro del Turismo Garavaglia venerdì e che si chiuderà oggi. Cambiano i desideri dei vacanzieri e si rimodulano le offerte degli operatori: si trasforma il turismo a Napoli e da Napoli, ma restano le criticità del settore dopo un anno e mezzo di stop.


ECO-TOURISM E ISOLAMENTO
Undertourism (promozione di destinazioni meno sovraffollate), turismo di prossimità, vacanza ecosostenibile, prenotazioni last-second, stagione allungata fino a novembre. Questi e altri vocaboli del presente e del prossimo futuro si ascoltano tra i padiglioni della Mostra. Tantissimi gli eventi e le discussioni andate in scena in queste ore (con oltre 300 espositori e 120 buyers coinvolti alla Bmt 2021). Per raccontarne alcuni, partiamo ad esempio dallo «scooter elettrico»: «Tanti turisti stanno esprimendo la preferenza di non utilizzare veicoli inquinanti - spiega Carmine Rota della Emobi - li abbiamo già testati in città, a ridosso di via Partenope, dove abbiamo una postazione di bici elettriche. Gli stranieri hanno apprezzato molto lo scooter elettrico, per girare meglio i vicoli, potendo contare su una libertà maggiore di gestire la propria promenade. Nelle grandi capitali europee ci sono già i saliscendi ad hoc sui marciapiedi. Sul successo dello scooter elettrico incide anche la questione dell'isolamento: i vacanzieri accolgono con favore l'idea di evitare bus condivisi». Non sono pochi, infatti, i tour dei vicoli in bici avvistati ai Decumani nelle ultime settimane. La novità è anche il ritorno ai luoghi vicini: altro grande tema della vacanza 2021 è infatti il «turismo di prossimità», come ricordato più volte dallo stesso Angelo de Negri, fondatore della Bmt. Gli italiani stanno scoprendo l'Italia, nel post-Covid, specialmente i luoghi isolati. E in questo senso dell'isolamento vanno letti i boom di vendite delle imbarcazioni e il successo di location come il Trentino: «Non ci sono i dettagli sul ritiro, ma di certo il Napoli verrà a Dimaro dal 15 al 25 luglio, e sono previste due amichevoli - spiega Diego Decarli, operatore della Val di Sole e responsabile del ritiro - La ripartenza del Trentino coinciderà con la ripresa del turismo da Napoli».


ASSICURAZIONI
Uno dei trend più significativi della Bmt riguarda il desiderio di cautelarsi da parte dei turisti, dopo gli stop improvvisi dei flussi e le chiusure dei confini dell'ultimo anno e mezzo. «La domanda di assicurazioni è cresciuta e crescerà - spiega Palmira De Luca di Ergo Assicurazione Viaggi - il 60% di chi parte sta scegliendo di assicurarsi. Nel pre-Covid, invece, a optare per la polizza era il 30-40% dei viaggiatori: tanti vacanzieri hanno paura della cancellazione e di quello che può succedere in loco (contagio da Covid o altre malattie)». Ultimo ma non ultimo, resta la crisi: Ivana Jelinic, presidente nazionale di Fiavet, fa luce su alcuni nodi irrisolti nella ripartenza italiana: «Questo è l'anno del mare e del turismo domestico - osserva - Le persone hanno ancora timore che le regole possano cambiare da un momento all'altro.

Anche sul green-pass restano dubbi: la piattaforma sarà attiva solo dal primo luglio e l'efficienza del sistema è da testare. Almeno il 30% dell'utenza non si muoverà per timore. Un 25% resterà a casa per ragioni economiche. Ci sono segnali di ripresa, ma siamo lontani dal ritorno alla normalità, e purtroppo Paesi come Grecia, Spagna e Malta si sono mossi prima, rubando fette di mercato turistico internazionale all'Italia. Nel mondo delle agenzie di viaggio e tour operator, nel 2019, c'erano 84mila lavoratori. Oggi si rischia una riduzione del 40% di impiegati».

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