Covid a Napoli, contagi continui negli asili: denuncia bis a Procura e Asl

Covid a Napoli, contagi continui negli asili: denuncia bis a Procura e Asl
di Valerio Esca
Mercoledì 7 Ottobre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 12:34
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Il sistema scuola sta collassando sotto i colpi del Covid. Non si fa in tempo a registrare un caso di positività al virus, che ne salta fuori subito un altro. Maestre, genitori, bambini, nessuno è immune. Ora l’allarme è scattato nelle comunali: asili nido e materne. Nella scuola dell’infanzia Perodi, decimo circolo comunale, a via Figurelle angolo viale 2 Giugno (sesta Municipalità: San Giovanni-Barra-Ponticelli), è risultata positiva una bambina, e anche i suoi tre familiari (papà, mamma e fratellino). Ieri porte serrate anche all’asilo nido Janfolla, 2a traversa via Janfolla lotto A (ottava Municipalità: Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia), dove si registra un caso di positività di un’educatrice. E come se non bastasse le due sigle sindacali Csa e Uil hanno fatto partire ieri un secondo esposto (diretto in Procura, Asl e ispettorato del lavoro), questa volta contro il direttore della settima Municipalità che non avrebbe attivato le procedure previste dal protocollo per il contenimento del virus. 
 

 

La scuola Perodi, all’indomani della notizia della positività al Covid di una bambina, è stata chiusa e sono stati tutti messi in isolamento fiduciario: tre maestre, due bidelli e un amministrativo, oltre a 16 bambini che hanno avuto contatti con la loro compagna di classe. Nell’asilo Janfolla si è invece registrato un caso di positività di un’educatrice, in servizio fino a venerdì. In isolamento fiduciario sei colleghe, la responsabile del nido, tre bidelli e un amministrativo, oltre a 30 bambini, tutti compresi tra i tre mesi e i tre anni. 

Nella settima Municipalità il caso che ha portato all’esposto dei sindacati. «A seguito di un caso di positività di un genitore che, nei giorni mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre, ha frequentato la scuola dell’infanzia Pascoli siamo venuti a conoscenza - ribadiscono i segretari di Csa e Uil fp, Franca Pinto e Annibale De Bisogno - che il direttore della Municipalità 7 non ha attivato le procedure previste in materia di contenimento del Covid-19 e più specificamente del rapporto Iss Covid, che riporta le indicazioni operative da attuare in casi di focolai di Sars-Cov-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia». Il protocollo prevede la quarantena di tutti gli studenti della stessa classe e degli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti e la chiusura della scuola o parte di essa. «La mamma con alto senso di responsabilità – spiegano Pinto e De Bisogno – sabato 3 ottobre ha comunicato telefonicamente alle maestre di essere risultata positiva al test. Nonostante il tempestivo allarme, le maestre lunedì 5 ottobre, hanno prestato regolarmente servizio, in quanto non hanno ricevuto alcuna comunicazione dal direttore, che – stando a quanto scrivono Csa e Uil nell’esposto – avrebbe esposto la platea scolastica ad un elevato rischio di contagio».
 
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L’assessore all’istruzione del Comune, Annamaria Palmieri spiega: «Esiste una procedura che stiamo testando per la prima volta. Seppur possa sembrare piuttosto farraginosa, è invece molto chiara. Se hai un caso di positività in una scuola, l’autorità scolastica ha il compito di comunicarlo all’autorità competente del dipartimento di prevenzione dell’Asl; sanificare l’ambiente o gli ambienti che il ragazzo, il docente, o i bambini, hanno frequentato. Se il docente è stato in molte classi si sanifica tutto, se si parla di un membro della segreteria si sanifica quell’ufficio. E così via. Si informa l’Asl dei contatti avuti dal positivo e l’autorità sanitaria decide chi deve andare in isolamento». L’assessore Palmieri poi incalza: «Sono per il raffreddamento dei conflitti, perché siamo all’inizio. L’effetto lucine dell’albero di Natale si spegnerà e ci abitueremo a gestire i singoli casi». Intanto, ieri pomeriggio, è stato chiuso l’ingresso laterale di Palazzo San Giacomo, in via Imbriani, dopo aver accertato la positività di un dipendente addetto all’ufficio pass. Tutti i colleghi della Napoli servizi, venuti a contatto con quel lavoratore sono stati posti in isolamento fiduciario.
 

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