Covid, a Napoli il traffico è sparito:
nelle strade -90% di auto e moto

Covid, a Napoli il traffico è sparito: nelle strade -90% di auto e moto
di Paolo Barbuto
Giovedì 19 Novembre 2020, 08:59
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Sabato scorso, alla vigilia del lockdown, le strade sono diventate un inferno di lamiere, l'avevamo notato tutti ma adesso abbiamo la conferma dal dato ufficiale: rispetto alla media di movimenti di un sabato normale il volume di auto in strada quel giorno è cresciuto, in alcuni quartieri, con valori superiori al 50% (Fuorigrotta, Posillipo, San Giovanni, Vomero). Poi, fortunatamente, i napoletani hanno capito che era venuto il momento di fermarsi e anche in questo caso i valori hanno confermato: drastiche diminuzioni di volumi medi del traffico che hanno superato il 90% a San Ferdinando e sono stati superiori al 60% in altri 15 quartieri di Napoli. L'analisi puntuale dei dati viene fornita da Enel X tramite il servizio City Analytics Mappa di mobilità realizzato assieme a Here Technologies in occasione dell'esplosione della pandemia. I dati vengono messi a disposizione delle autorità nazionali e locali per le decisioni sui singoli territori. Si tratta di una mappatura accurata dei flussi di mobilità a livello regionale, provinciale e comunale, estratta dai rilevamenti aggregati e resi anonimi provenienti dai veicoli connessi con i sistemi di navigazione. I valori vengono espressi in percentuale e sono riferiti al movimento medio delle automobili nei giorni che hanno preceduto il primo lockdown di marzo.

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I QUARTIERI
Si tratta di analisi talmente approfondite da riuscire a valutare le variazioni di spostamenti delle auto in ogni singolo quartiere di ogni città d'Italia e anche di Napoli, ovviamente. Ecco perché uno sguardo a quei dati ci ha consentito di ottenere una fotografia puntuale di quel che è accaduto nelle 24 ore che hanno preceduto l'avvio della zona rossa e nelle 72 ore successive all'inizio delle restrizioni. I dati complessivi spiegano che nel territorio di Napoli il valore medio di crescita del traffico nel sabato che ha preceduto la zona rossa è fissato intorno al 30% mentre il crollo del giorno successivo si attesta sul 67%. L'avvio della zona rossa è coinciso con la domenica per cui i flussi veicolari erano ancor più ridotti: nei due giorni seguenti, lunedì e martedì scorsi, però, il trend si è confermato, con una decrescita del volume di traffico intorno al 30%.

In assoluto il quartiere più virtuoso è San Ferdinando che alla vigilia delle restrizioni ha visto un aumento del traffico medio limitato al 21% ma nel giorno seguente ha conquistato la diminuzione record del 92%. Note di merito sulla capacità di restare in casa senza affollare le strade anche a Posillipo, Vomero, Avvocata, San Giuseppe, capaci di mostrare riduzioni del volume medio di traffico, all'apertura della zona rossa, superiori al 70%. I dati completi sulla capacità di resistere alla tentazione di uscire in auto li leggete nella tabella pubblicata in questa stessa pagine, però alcuni degli stessi quartieri che si sono mostrati virtuosi nella giornata di domenica, avevano raggiunto inesorabili picchi di esplosione di traffico nelle 24 ore precedenti, quelle considerate come ultimo giorno di libertà e celebrate in maniera scomposta affollando le strade in maniera abnorme.


IL GIORNO DEL CAOS
Sui grafici prodotti da City Analytics di Enel-X (che è la global business line del Gruppo Enel) c'è una data che salta immediatamente all'occhio: è quella del 14 novembre, sabato, proprio il giorno dell'ultima uscita di massa. In ogni singolo quartiere analizzato la vetta del grafico schizza verso l'alto in maniera drastica quando si arriva a quella data e ci sono alcuni settori della città per i quali i picchi di movimento raggiunti sono palesemente incontrollati. Quel giorno, sabato scorso, a Fuorigrotta s'è sviluppato un traffico del 54% superiore alla media di una giornata analoga della vita pre-Covid. A Posillipo la crescita è stata del 52%, al Vomero e a San Giovanni c'era il 50% in più delle automobili ad affollare le strade. Nelle aree della Movida, Chiaia e San Lorenzo, il traffico serale ha raggiunto picchi del 40% superiori a quelli della media abituale: insomma, quel giorno ha fatto perdere la testa ai napoletani che, però, hanno saputo ritrovare calma e metodo e si sono immediatamente adeguati alle nuove norme. Adesso le uscite sono limitate solo alle necessità urgenti senza più affollamenti. Ora (lo dimostrano anche i dati) la città si sta comportando egregiamente.

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