Il Governatore Vincenzo De Luca torna a battere sul tasto della pandemia e invita alla massima prudenza in vista del prossimo autunno. Come dargli torto? Sars-Cov-2 in tre mesi, dal primo giugno scorso, ha causato in Campania più di 400 mila contagi: ciò conferma la presenza attiva del virus in Italia e nelle popolazioni di tutto il mondo ma la grande massa di guariti tuttavia ha determinato un'immunità diffusa che, aggiunta a quella conseguita con i vaccini (terze e quarte dosi) consente di affrontare agosto con una tregua. Il trend epidemico è in discesa: ieri 1.602 casi in Campania contro i 2.397 di lunedì scorso, il 20,3% di positivi al tampone contro il 21,9% dello scorso lunedì, 4 morti, 1 meno di domenica e 1.964 attualmente positivi in meno e 11 ricoveri in meno con incidenza e indice di diffusione del virus entrambi in calo.
La settimana si è dunque chiusa con un calo dei contagi di circa il 25 per cento. Così i tassi di occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri (-4 per cento) ma con un aumento significativo dei decessi come sempre in scia alla fine della ondata epidemica. Il virus insomma continua a colpire le fasce di popolazione più deboli rese fragili da malattie o dall'età. La protezione vaccinale resta, insieme ai farmaci antivirali, la principale arma contro Sars-Cov-2 sebbene si attenda un aggiornamento del vaccino attualmente gravato dalla scarsa durevolezza che dopo 4-6 mesi cala dando nuovo spazio alle infezioni così come anche la difesa dei guariti presta anch'essa il fianco alle reinfezioni.
Di fronte a questo quadro in chiaro-scuro sono tante le incognite. In vista c'è la nuova variante Centaurus: che autunno ci aspetta? Questa nuova sottovariante di Omicron si è da poco affacciata in Italia ma in India e in altre parti del mondo sta diventando rapidamente dominante.
Il virus continua a circolare massicciamente tra i giovani che, di fatto, sono la fascia di popolazione meno vaccinata (o non vaccinata sotto i 5 anni). Al 20 luglio, nella fascia 5-11 anni, sono state somministrate 2,591 milioni di dosi circa con un tasso di copertura nazionale al 38,3 per cento (Campania al 31,4 per cento). La malattia nei giovani e giovanissimi si presenta in forma asintomatica o poco sintomatica e anche le sindromi iperinfiammatorie (Mis-C), che si vedevano di frequente fino allo scorso inverno, con Omicron sono diventate sporadiche. Attenzione però, bambini e ragazzi possono diventare gli speader, ossia i diffusori del virus e a rischiare sono sempre i più fragili, in particolare i nonni o i genitori con malattie croniche. Anche per loro la protezione vaccinale cala col passare dei mesi a partire dalla data della terza o quarta dose. Intanto in vista del rientro a scuola sono pochissimi gli Istituti scolastici che hanno utilizzato i fondi Covid per adeguare gli impianti delle aule con appositi filtri e sistemi di areazione e se la situazione peggiorerà bisognerà tornare alle mascherine e alle finestre aperte in pieno inverno.
Bisogna a questo proposito ricordare che in Italia 6,8 milioni di persone non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino: al netto dei guariti parliamo di 4,4 milioni di individui, ossia il 7,7 per cento della platea dei vaccinabili. In Campania il 9,1 per cento della popolazione è completamente scoperta. Se a questo aggiungiamo che le quarte dosi continuano a procedere a rilento comprendiamo come soprattutto le fasce di fragili, non vaccinate o poco vaccinate e con più di 60 anni, possono diventare il target che rischia di più. Complessivamente, la platea di candidati a ricevere il secondo richiamo è di oltre 16,5 milioni di persone e il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 58,4%. Valore che scende al 56,5 per cento in Campania. Nell'ultima settimana le reinfezioni sul totale dei casi segnalati risultano il 12,6% in più rispetto alla settimana precedente e la Campania è in linea con il tasso nazionale.