Covid in Campania, test salivari per gli studenti: coinvolti 60mila ragazzi in 250 scuole

Covid in Campania, test salivari per gli studenti: coinvolti 60mila ragazzi in 250 scuole
di Ettore Mautone
Giovedì 2 Settembre 2021, 23:01 - Ultimo agg. 4 Settembre, 10:04
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Sarà l’azienda dei Colli, in rete con alcuni laboratori delle Asl provinciali, a coordinare la fase analitica di ventimila test salivari di screening da praticare ogni mese (5 mila a settimana) in istituti sentinella di tutte le province della Campania su un preciso target di ragazzi di età inferiore ai 12 anni in vista della ripartenza delle scuole confermata per il 15 settembre. A Napoli sono coinvolti 3.134 studenti nella prima fase e il doppio nella seconda di 101 istituti delle primarie e della secondarie di I grado da selezionare. In provincia sono poco più di 8 mila nella fase 1 e oltre 16 mila nella fase 2 di 39 plessi in fase di individuazione. 

Si tratta di 5 alunni per ciascuna delle cinque classi di due sezioni di elementari e altrettanti per le tre classi di due sezioni delle medie per un totale di 80 studenti per istituto. Dopo la fase di start-up, nella fase 2, i test saranno raddoppiati a 40mila per un totale di 160 studenti per istituto. Sul tema si è riunita ieri a Palazzo Santa Lucia l’Unità di crisi: obiettivo rendere operative le linee guida già trasmesse alle alle Regioni dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di Sanità.

Oggi si definiscono invece i dettagli clinici e le procedure per i test che vedono l’azienda dei Colli centro di riferimento regionale in rete con alcuni laboratori delle Asl a cui spetterà collaborare con le scuole.

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Il primo punto da chiarire riguarda il tipo di test: si tratta di analisi molecolari, dunque dello stesso tipo di quelle effettuate quando si preleva un campione biologico con il classico tampone orofaringeo. Tutt’altro dai test antigienici rapidi insomma. La procedura però evita l’introduzione del bastoncino nel naso e si limita a prelevare la saliva. Un’operazione resa semplice grazie a un particolare dispositivo da tenere in bocca anche senza l’ausilio di un operatore ovvero prelevando saliva e mucosa della lingua e della guancia. Il campione biologico, conservato in una scatola sterile, viene poi inviato al laboratorio di riferimento con un successivo controllo a campione svolto dal Cotugno dove si amplificherà il materiale genetico (Rna virale) eventualmente rinvenuto nel prelievo. Nell’arco della prossima settimana all’azienda dei Colli arriverà una nuova strumentazione robotizzata capace di processare migliaia di tamponi salivari al giorno. Lo strumento utilizza dispositivi di prelievo per la saliva di nuova generazione che sostituiscono quelli precedenti considerati pericolosi in quanto potevano essere ingoiati dai bambini. «Una particolare spugnetta - chiarisce Luigi Atripaldi responsabile della Microbiologia dell’azienda dei Colli - garantisce analisi molto attendibili». 

L’obiettivo del piano è tracciare la circolazione di Sars-Cov-2 e delle sue varianti nella popolazione scolastica, tastare il polso all’epidemia in una fascia di popolazione non vaccinata, prevenire i contagi e mirare gli interventi con soluzioni chirurgiche e puntuali evitando di paralizzare la frequenza in presenza come lo scorso anno. «In totale - aggiunge Atripaldi - sono coinvolti 20 mila studenti sentinella nella prima fase e 40 mila nella seconda per 250 istituti della Campania. La popolazione giovane non vaccinata con meno di 12 anni può essere portatrice asintomatica di varianti». Un elemento epidemiologico, i test nelle scuole, che potrebbe presto essere aggiunto all’incidenza dei casi e ai livelli di ospedalizzazioni, per attuare restrizioni mirate. 

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