Covid a Torre del Greco, altri tre morti nel giorno del ricordo delle vittime

celebrazioni ricordo
celebrazioni ricordo
di Francesca Mari
Lunedì 21 Dicembre 2020, 22:16
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TORRE DEL GRECO. Triste epilogo per la giornata della memoria dei morti per Covid: in serata certificati altri tre decessi. Si tratta di due donne P.A. e N.M. entrambe di 61 anni e di D.L.E. un uomo di 76. Sono 61 allo stato le vittime del Covid dall’inizio della pandemia ad oggi, in un giorno solo tre decessi. E non è una novità perché, sebbene negli ultimi due giorni non si erano verificati decessi, Torre del Greco è la città più colpita dal coronavirus, soprattutto in questa seconda fase della pandemia in cui i decessi totali sono 1 con una media di uno al giorno e picchi anche di quattro morti in 24 ore. Ed è proprio per questo motivo che oggi la città si è fermata per ricordare le vittime della pandemia con una celebrazione organizzata dal Comune e dalla Chiesa. Alle 18 sono state spente tutte le luminarie natalizie e, su iniziativa dell’Ascom, sono state spente le luci dei negozi del centro storico. Poi in due chiese della città –Santa Maria del Popolo al centro e Santa Maria la Bruna in periferia- si sono tenute due messe solenni a cui hanno partecipato solo i familiari delle vittime, al cui fianco c’erano il sindaco Giovanni Palomba, l’assessore alla Cultura Enrico Pensati e la consigliera regionale Loredana Raia con il gonfalone della Regione.  

"Un momento importante che coinvolge l'intera comunità cittadina.

Il suono all’unisono delle campane rappresenta la voce di tutto il popolo torrese – ha detto il sindaco Giovanni Palomba - che idealmente si stringerà intorno alle famiglie dei nostri concittadini strappati ai propri affetti dalla violenza di una pandemia senza precedenti. L'amministrazione ha fortemente voluto questa giornata di memoria e di riflessione per non dimenticare il nome di ciascuno di loro e per ricordare il sacrificio di questo territorio che ha pagato un prezzo altissimo, in termini di vite umane".

 “Torre del Greco è stata una delle città più colpite della Campania- così Loredana Raia, vicepresidente vicario del consiglio regionale -  in termini di vittime. Tutti abbiamo sperato che i giorni terribili vissuti nei mesi di marzo e aprile potessero rappresentare solo un brutto ricordo. E invece no... le telefonate delle persone disperate in cerca di aiuto, così come le sollecitazioni degli operatori sanitari in prima linea a fronteggiare il Covid, da tre mesi rappresentano, ancora una volta, la priorità assoluta nel mio impegno sia civico che istituzionale. Ho conosciuto molte delle famiglie dei deceduti a causa del Covid, in diversi casi conoscevo personalmente le vittime: ognuna con la propria storia, ognuna con la propria terribile sofferenza che si è consumata senza il conforto di una carezza da parte degli affetti più cari. Nella prima fase della pandemia neanche il rito funebre poteva essere concesso. Difficile in queste condizioni elaborare il lutto per i familiari delle vittime.

 “È stato un anno segnato dal dolore. Abbiamo fortemente voluto questa giornata- ha detto l’assessore alla Cultura Enrico Pensati -  per ricordare singolarmente ognuno dei nostri concittadini scomparsi e testimoniare il nostro senso di comunità cingendo d'affetto, mogli, figli, genitori e fratelli che sul campo di battaglia hanno perso i loro cari.È grazie al sacrificio di questi eroi e al dolore delle loro famiglie che un domani speriamo non troppo lontano si possa dire di aver vinto definitivamente il nemico. La nostra città non può e non vuole dimenticare e la giornata di oggi è soltanto un giusto tributo di riconoscenza e affetto”.

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