Vaccini, a Napoli allarme under 30: 100mila giovani in fuga dalla dose

Vaccini, a Napoli allarme under 30: 100mila giovani in fuga dalla dose
di Melina Chiapparino
Lunedì 5 Luglio 2021, 23:00 - Ultimo agg. 6 Luglio, 19:22
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I giovani napoletani cominciano a fidarsi della campagna vaccinale ma siamo ancora lontani dall’immunità di gregge. Ora che le somministrazioni delle seconde dosi sono in dirittura d’arrivo per le fasce di popolazione dai 30 anni in su, l’ago della bilancia spetta ai candidati compresi tra i 12 e i 29 anni. Per il momento, nel capoluogo campano, la percentuale di vaccinati tra i cittadini al di sotto dei 30 anni, non raggiunge la metà della popolazione corrispondente. 

Sono 91.373 i ragazzi che hanno aderito alla piattaforma regionale e di questi il 96% ha ricevuto la prima dose. Se rapportiamo il dato ai 195.162 residenti a Napoli, tra i 12 e i 29 anni, la percentuale dei vaccinati arriva al 46,8% sul totale che può essere incoraggiante rispetto al grande flop iniziale tra gli under 30, ma non è abbastanza. Nonostante questo, si tratta di un target di popolazione attualmente “a rischio” per la maggiore propensione nel frequentare luoghi con assembramenti e contesti conviviali. Come se non bastasse, infatti, i giovani sono quelli maggiormente coinvolti «in un clima da liberi tutti», come ha segnalato Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e provincia, che lancia un «allarme sui comportamenti a rischio, ormai moltiplicati in ogni ambito della vita sociale». L’emergenza di una possibile nuova ondata di varianti Covid, in ogni caso, riguarda tutti e «rischia di riportarci a situazioni drammatiche nel giro di qualche mese», avvisa Zuccarelli che si dichiara «molto preoccupato» per ciò che vede in giro. 

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Sono due i fattori di rischio messi in evidenza dall’ordine dei camici bianchi napoletani. Il primo è «il mix di variabili che si stanno diffondendo anche sul nostro territorio, a cominciare dalla prevalenza dalla cosiddetta variante Delta», spiega Zuccarelli che indica come secondo pericolo «l’abbandono di ogni genere di precauzione e di comportamento responsabile».

Il distanziamento sociale, le buone pratiche per igienizzare mani, oggetti e persino la costanza nell’utilizzare le mascherine di protezione, sono regole trascurate da tanti cittadini, come fa notare Zuccarelli nonostante «i dati dei sequenziamenti annuncino, entro settembre, il boom della variante Delta, più contagiosa del ceppo originale del Covid». Ad aggravare la sproporzione tra l’avanzare del virus modificato e il mancato rispetto delle regole è la «vera e propria fuga dai vaccini, che sono l’unica arma per evitare di ritrovarci a ottobre nel pieno di una nuova ondata», spiega il leader dei medici. 

«Vaccinatevi prima delle vacanze», è l’appello dei medici per contrastare l’incombere delle varianti. «Mi rivolgo a chi non ha fatto la prima dose oppure ha saltato il richiamo - aggiunge Zuccarelli - non bisogna abbassare la guardia proprio ora perché nonostante gli sforzi messi in campo dalle Asl e il primato della Campania nelle somministrazioni, siamo ben lontana dall’immunità di gregge». La massima attenzione dei camici bianchi, però, è contro «il comportamento criminale dei No Vax, perché è di vite umane che si parla e che si perderanno se dovessimo ritrovarci ancora una volta nell’inferno dei contagi», spiega Zuccarelli che stigmatizza «le azioni dei gruppi No Vax tramite i social e presunte associazioni». Sotto la lente di ingrandimento, dell’ordine dei medici napoletani, ora c’è la data del 10 luglio, alle 18.30 alla Rotonda Diaz, a Napoli per la “Conferenza Nazionale per le terapie domiciliari precoci Covid 19”. Un’iniziativa che di per sé non ha nulla a che fare con la filosofia No vax ma che, da incursioni social e commenti su facebook, sembra pronta ad attirare chi prende le distanze dalla campagna vaccinale. 

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