Napoli, preside denuncia: «Vaccinata a mia insaputa con AstraZeneca invece di Pfizer, è una truffa»

Napoli, preside denuncia: «Vaccinata a mia insaputa con AstraZeneca invece di Pfizer, è una truffa»
di Paolo Barbuto
Mercoledì 28 Aprile 2021, 23:42 - Ultimo agg. 30 Aprile, 08:18
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Racconta la sua storia con rabbia, cerca parole adatte ma trova solo toni esasperati perché è convinta di aver subito un torto, anzi «una truffa, così ho detto ai carabinieri che hanno raccolto la mia denuncia». Genoveffa Rosaria Tramontano è preside al comprensivo Ignazio Di Loyola, è stata convocata il 17 aprile per la prima dose della vaccinazione «e mi hanno iniettato un vaccino che non volevo, l’hanno fatto con l’inganno», dice la preside.

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Perché sostiene di essere stata ingannata?
«Perché il medico che mi ha vaccinata ha scritto che avrei avuto il vaccino Pfizer.

Invece per caso, e dopo molti giorni, ho scoperto di avere avuto una dose di Astrazeneca». 

Ci spiega come è andata?
«Mi sono presentata al centro vaccinale della Fagianeria. Avevo portato con me tutta la documentazione per chiarire che sono una “care giver” perché ho problemi in famiglia che qui non è il caso di raccontare ma che ho ben chiarito anche ai carabinieri nella denuncia». 

Ha presentato la documentazione al centro vaccinale?
«Sì, ho iniziato a chiedere ascolto mentre ero in fila. Spiegavo che non potevo ricevere l’AstraZeneca che mi avrebbe creato difficoltà per qualche giorno e io non posso avere difficoltà fisiche, devo badare a chi mi è caro. Ho detto chiaramente che avevo diritto ad avere il vaccino Pfizer». 

Cosa è accaduto a quel punto?
«Un medico mi è venuto incontro, mi ha fatto uscire dalla fila e mi ha portato in uno studiolo dove ha letto la documentazione, e ha preso la decisione: ha scritto a penna la dicitura Pfizer sul documento di consenso che mi ha poi fatto firmare». 

Lei è stata vaccinata, dunque.
«Certo. Tranquillamente sono tornata a casa pensando di aver avuto il vaccino corretto. Per qualche giorno sono stata male, ma non ho pensato che fosse collegato al vaccino. Poi l’altro giorno quando ho controllato la ricevuta online, ho scoperto di non aver avuto il vaccino che mi era stato destinato».

Cosa ha fatto?
«Sono tornata alla Fagianeria, ho chiesto di vedere il documento che avevo firmato, me lo hanno mostrato e sono rimasta di sasso». 

Perché?
«Perché la dicitura Pfizer aggiunta a penna sul consenso, era stata cancellata con uno scarabocchio e vicino c’era una sigla a mo’ di firma». 

Ha protestato?
«Ovviamente. E mentre protestavo si è presentato il dottore che mi aveva accolta e, in maniera aggressiva, mi ha detto che quello scarabocchio per cancellare la scritta Pfizer l’aveva fatto lui perché aveva avuto un ripensamento sul mio vaccino». 

Quindi la cancellatura l’ha fatta in sua presenza?
«Macché, l’ha fatta dopo. A me ha detto che avrei avuto Pfizer». 

Secondo lei perché l’ha fatto?
«Ho la sensazione che cerchino di frenare chi pensa di protestare per AstraZeneca. Con me c’era anche un’altra donna quel giorno. Per evitare che si diffonda nuovamente la protesta contro il vaccino inglese, secondo me, intervengono, tranquillizzano e poi fanno ciò che vogliono». 

Ora cosa si aspetta?
«Ho denunciato tutto ai carabinieri, spero che un magistrato intervenga con mano severissima. Ho cercato anche il direttore dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva che dopo grandi insistenze mi ha risposto, mi ha detto che ho ragione a protestare e mi avrebbe fatto seguire da un medico dell’Asl. Però per adesso non s’è visto nessuno». 

È davvero convinta che tra i due vaccini ci sia tanta differenza?
«Questo non lo so. Sono convinta, però, di essere stata truffata, e questo un medico non può né deve farlo. Mai».

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