Covid, variante Omicron in Campania:
altri 5 casi sospetti, misure rafforzate

Covid, variante Omicron in Campania: altri 5 casi sospetti, misure rafforzate
Martedì 30 Novembre 2021, 19:14 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 07:01
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Aumenta a Caserta il numero dei casi di Covid legati al manager Eni contagiato dopo un viaggio di lavoro in Mozambico dalla variante Omicron. Ai parenti del paziente zero risultati già positivi nei giorni scorsi, la moglie e i due figli con contagio accertato, si sono aggiunti anche tre alunni che frequentano la classe di uno dei figli del manager, un docente supplente della scuola. E una badante che lavora per una parente dell'ingegnere.

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Per i cinque nuovi positivi deve essere effettuato il sequenziamento dei campioni per accertare se si tratti della nuova variante. Dei nuovi casi ha parlato il governatore della Campania Vincenzo De Luca. «Ormai ci siamo - ha detto - la variante Omicron è pienamente diffusa.

Rivedo il film di due anni fa, quando trovammo il primo paziente positivo in un Comune del Cilento e sembrava fosse un caso isolato. Nessuna angoscia ma serve grandissima prudenza, altrimenti si chiude tutto».

Il presidente della giunta regionale ha rivolto un appello alle forze dell'ordine affinché facciano rispettare l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto che «in Campania è sempre stato in vigore». E a Caserta il sindaco Carlo Marino ha disposto da domani la chiusura, «fino a nuova disposizione», dell'istituto elementare frequentato dai figli del manager: stop alle lezioni in tutti e tre i plessi che formano l'istituto comprensivo, non solo di quello centrale dove ci sono stati i contagi. Finora solo le due classi frequentate dai figli del manager erano state poste in quarantena con l'attivazione della Dad, a partire da sabato 27 novembre, ovvero da quando si era saputo della positività del professionista ad Omicron. Marino ha deciso di estendere le misure precauzionali sulla base di una precisa nota del dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Caserta, che ha disposto l'interruzione dell'attività didattica in tutto il plesso proprio a causa dei nuovi casi positivi. A preoccupare l'Asl è il docente, che ha fatto varie supplenze anche in altre classi, di qui la decisione «al fine di interrompere la catena epidemiologica di trasmissione».

Non basta. «Vi sono segnali di un possibile rischio di nuova infezione sostenuta da questa nuova variante in persone guarite da Covid-19». È quanto riferito dagli esperti del Nicd, l'Istituto nazionale delle malattie infettive del Sudafrica, durante una teleconferenza avuta oggi con i colleghi della task force per lo studio delle varianti dell'Istituto Spallanzani di Roma. Allo stesso modo, «i dati epidemiologici mostrati - si legge in una nota dell'Istituto per le malattie infettive capitolino - non sono al momento in grado di suggerire o confermare un possibile aumento di infezioni tra le persone vaccinate. È dunque possibile che i vaccini attualmente in uso mantengano la loro capacità di protezione contro la malattia grave anche in presenza della nuova variante. E i colleghi hanno espresso un cauto ottimismo sulla attuale situazione epidemiologica che dovrà, comunque, essere monitorata con attenzione». 

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