Napoli zona gialla tra ressa, aperitivi e tammurriate: la sfida alle regole è già partita

Napoli zona gialla tra ressa, aperitivi e tammurriate: la sfida alle regole è già partita
di Giuseppe Crimaldi e Gennaro Di Biase
Domenica 25 Aprile 2021, 23:16 - Ultimo agg. 26 Aprile, 19:28
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Cronaca di una giornata di ordinaria follia a Napoli. Tra feste in riva al mare, calche e assembramenti dal centro storico al Vomero, e - come se non bastasse - anche un happening con tanto di celebrazione dedicata alla «liberazione dal Covid». Migliaia di persone in strada tra Toledo, zona collinare e lungomare. Napoli è diventata gialla prima della data ufficiale, come se il virus fosse scomparso.  

Da oggi la Campania entra in zona gialla, ma le scene viste ieri dimostrano quanto pericoloso sia (vedi il precedente Sardegna) l’abbassare la guardia mentre il virus continua a contagiare migliaia di persone, alimentando la reazione dei residenti e dei comitati civici.

Spiega Gennaro Esposito (Vivibilità cittadina): «Così vanifichiamo i sacrifici fatti finora, bisogna essere all’altezza della ritrovata quota di libertà che ci è concessa in zona gialla».

Ore 10. La bella giornata scatena un’euforia collettiva. L’anteprima arriva come sempre dalla zona che scorre da Mergellina a via Nazario Sauro, passando per via Partenope, dove si riversa un fiume di gente. Al Vomero le isole pedonali di via Luca Giordano e via Scarlatti si trasformano in serpentoni umani. Scene che, purtroppo, dureranno fino a sera.

Ore 12. Scatta l’ora x: quella in cui intere famiglie, comitive di amici e gente di ogni età decide che è arrivato il momento di concedersi l’aperitivo. Giovani all’assalto dei bar di quartiere o del centro per consumare spritz e birre all’esterno degli esercizi, che tornano a riaccendere i registratori di cassa. «Mio marito e io eravamo usciti per provare a fare una passeggiata, ma poi non abbiamo messo il naso fuori dall’auto – spiegano Teresa e Carlo – Tutta quella gente in strada ci ha spaventati, ed erano tanti i ragazzi senza mascherina, ammassati uno sull’altro». Cadono tante restrizioni, da oggi, ma resterebbe attivo il divieto di assembramenti: la situazione, da questo punto di vista, appare fuori controllo in diverse location della città. 

«Ci avviamo verso un alleggerimento delle misure di contenimento - dice Gennaro Esposito, presidente del comitato Vivibilità Cittadina - ma notiamo che le persone non hanno ancora compreso come comportarsi in zona gialla e con la pandemia che non è affatto scomparsa. Tutti hanno interpretato il giallo come un “liberi tutti”, ma le cose non stanno affatto così. 

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Ore 13. Ma è all’ora di pranzo che si scatena la grande follia collettiva, e succede in piazza Dante. Qui centinaia e centinaia di persone si riuniscono per inscenare una sorta di rito liberatorio: per loro il 25 aprile equivale alla «liberazione dal Covid», in una festa intitolata «contro paura». Quasi tutti senza mascherina ballano, cantano, bevono e si abbracciano sotto i raggi del sole e all’ombra della statua del Sommo Poeta. Scene agghiaccianti postate anche su Youtube da alcuni lavoratori del settore degli spettacoli, che pure erano presenti all’appuntamento. 

Ore 19. Raduni e assembramenti si protraggono fino al tardo pomeriggio. E scattano le sanzioni. Tre noti locali del Vomero e Arenella sanzionati dai vigili. I carabinieri hanno sanzionato 32 cittadini per l’inosservanza delle nome previste per il contenimento del fenomeno epidemico si aggiungono alle 154 sanzioni contestate sabato. In prima linea fino a notte anche la Polizia di Stato per controllare la movida tra largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, piazza San Domenico Maggiore, largo Banchi Nuovi e piazzetta Nilo. Cinque persone sanzionate poiché prive della mascherina. In via Depretis per la segnalazione di una festa all’interno di un B&B sorpresi in una stanza otto persone tra i 24 e i 30 anni privi delle mascherine e intenti a consumare cibi e alcolici. 

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