Credito su pegno, ecco come si è trasformato negli anni: «La clientela è aumentata ma non per il caro vita»

«A Napoli abbiamo registrato una crescita del 15% in termini di clientela, e del 30% in polizze. Più del 95-96% dei beni dati in pegno sono oggetti d'oro»

Credito su pegno
Credito su pegno
di Emma Onorato
Lunedì 10 Aprile 2023, 20:16 - Ultimo agg. 11 Aprile, 08:09
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Negli anni il servizio del credito su pegno ha abbracciato una vera e propria trasformazione. Se un tempo era utilizzato da un tipo di clientela che aveva necessità di sopperire ad importanti difficoltà economiche, ad oggi sembra non essere più così. Il pubblico che si avvale di tale servizio è ben lontano dall'immaginario collettivo. Ma procediamo per gradi. A fare chiarezza sul tema è Giuseppe Gentile, direttore generale di Kruso Kapital, società controllata del Gruppo Banca Sistema. 

Il credito su pegno è una forma di finanziamento che viene erogata solo - ed esclusivamente - a persone fisiche, a seguito della concessione di un bene mobile come garanzia: «Ad oggi prendiamo in garanzia solo oggetti in oro, argento, diamanti e orologi di brand abbastanza rinomati. La durata del finanziamento può essere di 3-6-12 mesi rinnovabile fino a un massimo di tre anni - continua a spiegare Gentile - Per il rinnovo è previsto che il cliente si rechi in filiale per pagare gli interessi e la commissione, mentre per quanto riguarda il riscatto - e quindi l'estinzione della polizza - il fruitore è tenuto a pagare in filiale solo la somma avuta in prestito, più gli interessi e le commissioni». 

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Negli anni com'è cambiato il credito su pegno?

«Sicuramente nel corso degli anni è cambiato l'approccio e la tipologia di clientela che si avvale di questo servizio.

Anticamente era utilizzato solo da persone che si trovavano in condizioni di povertà. Attualmente, invece, viene visto come un mezzo di finanziamento per poter utilizzare dei beni che, se non utilizzati, possono essere investiti per l'acquisto di altri beni».

Quali sono i vantaggi di questo strumento di supporto?

«Permette di ottenere liquidità in modo semplice ed immediato. In circa 15 minuti il cliente ottiene il finanziamento. Un finanziamento a breve termine che riesce a sopperire l'esigenza di liquidità da parte dell'utente».

Che tipologia di clientela si reca in filiale?

«È molto varia. Qui si presenta sia l'imprenditore che il dipendete pubblico, ma anche commercianti e professionisti». Quali sono i motivi? «Molte volte l'utenza ha un quantitativo d'oro molto elevato che però non viene utilizzato, così tale bene viene adoperato per acquistare oggetti di altro tipo, come computer e telefoni, ma anche per prenotare viaggi o iscriversi in palestra - chiosa il direttore - Quindi il fine che lega a questa tipologia di finanziamento è totalmente cambiato».

La clientela ha problemi ad ottenere un prestito bancario?

«A volte sì, perché magari sono clienti che hanno già altri finanziamenti, mutui, o leasing, e probabilmente non sarebbero in grado di ottenere un altro finanziamento, oppure hanno semplicemente bisogno di somme limitate - poi precisa - Ricordo che il nostro ticket medio corrisponde a 1400 e 1600 euro».

Come viene valutato il bene?

«Il finanziamento viene concesso in proporzione al bene dato in garanzia. Nello specifico può essere finanziato il 75-80% del valore del bene. Quindi se l'oggetto di un cliente vale 100 euro, il massimo che l'utente può ottenere come finanziamento corrisponde a 75-80 euro».

A quanto ammonta il tasso d'interesse?

«Le polizze hanno la durata di 3-6-12 mesi, e il tasso d'interesse corrisponde a 10,5 considerando che, a seguito dell'aumento dei tassi della Banca Centrale Europea, anche noi di conseguenza - nel corso dell'ultimo anno e mezzo - siamo dovuti ricorrere all'aumento del tasso d'interesse». 

Qual è la percentuale dei beni riscattati?

«Solo il 2% dei beni va all'asta. Questo significa che il 98% dei beni viene riscattato o rinnovato. Il mercato vende dopo 5-6 mesi, mentre noi vendiamo dopo 9-12 mesi, anche se potremmo vendere dopo un mese dalla scadenza. Il perché? Il nostro obiettivo non è vendere i beni all'asta, ma è quello di concedere i finanziamenti poiché siamo una finanziaria che appartiene a un gruppo bancario».

Un'altra caratteristica importante, è che alcuni clienti utilizzano questo servizio come cassetta di sicurezza...

«Se normalmente per richiedere una cassetta di sicurezza ci si rivolge ad un istituto di credito dove - oltre al costo annuale - c'è un limite massimo di garanzia in caso di furto, smarrimento o distruzione del bene, nel nostro caso - invece - assicuriamo il 150% del valore del bene. Questo significa che se un cliente dà in garanzia un oggetto che vale 100 euro e l'oggetto dovesse rompersi o essere smarrito il fruitore avrà 150 euro (oltre al valore dell'oro si tiene conto anche della componente emozionale).

Nel periodo caratterizzato dal caro vita, e al caro energia, ha notato un aumento di clientela?

«L'aumento c'è stato ma non è riconducibile al caro energia né al Covid degli scorsi anni. Ad oggi l'aumento è legato al fatto che il prodotto offerto da tale servizio è molto più conosciuto. Tale risultato è stato ottenuto grazie alla sua innovazione digitale».

Così il direttore di Kruso Kapital ricorda che DigitalPegno è la prima e unica piattaforma in Italia ad offrire il servizio di rinnovo di polizze online. Un'app che ha allargato anche il tipo d'utenza che si avvicina a questo servizio: «Il pubblico che si avvale di tale prodotto ha un'età giovane e fa parte di un'estrazione culturale differente rispetto all'immaginario collettivo».    

Che numeri registra Napoli? C'è stata una crescita del rinnovo delle polizze in rapporto allo scorso anno?

«Ad oggi abbiamo quasi 16mila polizze e 8500 clienti. Anno dopo anno abbiamo registrato una crescita del 15% in termini di clientela, e del 30% in polizze».

Cosa lasciano in pegno come beni?

«Circa il 90-95% di beni sono composti da oro, solo l'8% è composto da diamanti, argenti e qualche orologio di lusso». Così diventa alquanto intuitivo poter allacciare questo tipo di servizio a un'economia circolare: «L'Italia è una nazione ricca dal punto di vista del patrimonio, ma non del reddito. Lo stesso discorso vale per la Campania. In molte famiglie napoletane, ad esempio, è facile trovare alcuni oggetti d'oro che non sono utilizzati». Ed è qui che si entra in un'ottica di recycling: «Tali beni materiali vengono utilizzati per acquistare servizi o oggetti di maggiore utilità».

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