Pordenone ancora una volta contro Napoli e i napoletani. Dopo le polemiche del 2019, quando nella cittadina friulana comparvero alcuni cartelli che invitavano a tenere la città pulita perchè "non siamo a Napoli", le dichiarazioni di alcune ore fa da parte del primo cittadino Alessandro Ciriani hanno scatenato un vero e proprio putiferio sui social e nel capoluogo partenopeo.
Un particolare passaggio di una intervista rilasciata al Messaggero Veneto ha riacceso una polemica mai sopita e che dimostra come certi luoghi comuni siano ancora ben lontani dall'essere superati. «Le persone che rispettano le regole - il passaggio "incriminato" di Ciriani - sono la stragrande maggioranza, questa non è Scampia».
Da alcuni mesi la città di Pordenone è alle prese con un serio problema legato alla raccolta dei rifiuti. Le strade della cittadina friulana sono ingombre di spazzatura, i sacchetti giacciono abbandonati per giorni e giorni in strada e i "furbetti" continuano a conferire fuori orario e senza alcun rispetto per i regolamenti comunali. Addirittura, come riportano le cronache locali, c'è chi arriva a "servirsi" dei cestini gettacarte per smaltire - in maniera del tutto scorretta - rifiuti solidi urbani. Un vero disastro che necessiterebbe di correttivi adeguati e non di dichiarazioni che molti hanno giudicato al limite della diffamazione a mezzo stampa quando non addirittura razzismo malcelato.
«Questa è la solita storia - la nota del Movimento per il Nuovo Sud - che accompagna dal 1861 la mentalità di certi politici, quando per nascondere i problemi della propria città denigrano Napoli o l'intero territorio meridionale. Non ci sono colpe certamente da parte di Scampia se da tre anni la città di Pordenone ha problemi con i rifiuti. Per cui se non è razzismo anche questo cos'è? Come quando - continua la nota - in partite di calcio in cui non gioca il Napoli partono cori razzisti contro la città in assenza della squadra partenopea. Peccato che qui si tratti di istituzioni e non tifoserie. Sotto gli aspetti governativi - conclude la nota del Movimento per il Nuovo Sud - chi non ha peccato scagli la prima pietra».
E da questo punto di vista appare come un vero e proprio controsenso il duro attacco del sindaco Ciriani a Napoli e al quartiere di Scampia. Quando nel 2019 a Pordenone comparvero i cartelli della discordia, infatti, fu proprio il primo cittadino a prendere posizione per una faccenda che, a suo dire, aveva indignato in primis gli stessi cittadini di Pordenone e che non andava ingigantita. «Si è trattata dell'iniziativa di un cretino - affermò Ciriani - il Comune non solo ha preso le distanze ma ha già provveduto, appena informato dell'accaduto, a rimuovere i tre fogli».