Crisi rifiuti a Pordenone, il sindaco attacca Napoli: «Differenziare bene, non siamo a Scampia». Bufera sui social

Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone
Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone
di Antonio Folle
Mercoledì 11 Gennaio 2023, 19:39 - Ultimo agg. 12 Gennaio, 07:21
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Pordenone ancora una volta contro Napoli e i napoletani. Dopo le polemiche del 2019, quando nella cittadina friulana comparvero alcuni cartelli che invitavano a tenere la città pulita perchè "non siamo a Napoli", le dichiarazioni di alcune ore fa da parte del primo cittadino Alessandro Ciriani hanno scatenato un vero e proprio putiferio sui social e nel capoluogo partenopeo.

Un particolare passaggio di una intervista rilasciata al Messaggero Veneto ha riacceso una polemica mai sopita e che dimostra come certi luoghi comuni siano ancora ben lontani dall'essere superati. «Le persone che rispettano le regole - il passaggio "incriminato" di Ciriani - sono la stragrande maggioranza, questa non è Scampia».

Poche parole che, però, sono bastate per dare vita alla polemica che vede coinvolto il sindaco di Pordenone che, per ora, non ha rettificato in alcun modo le sue dichiarazioni "scomposte".

Da alcuni mesi la città di Pordenone è alle prese con un serio problema legato alla raccolta dei rifiuti. Le strade della cittadina friulana sono ingombre di spazzatura, i sacchetti giacciono abbandonati per giorni e giorni in strada e i "furbetti" continuano a conferire fuori orario e senza alcun rispetto per i regolamenti comunali. Addirittura, come riportano le cronache locali, c'è chi arriva a "servirsi" dei cestini gettacarte per smaltire - in maniera del tutto scorretta - rifiuti solidi urbani. Un vero disastro che necessiterebbe di correttivi adeguati e non di dichiarazioni che molti hanno giudicato al limite della diffamazione a mezzo stampa quando non addirittura razzismo malcelato.

«Questa è la solita storia - la nota del Movimento per il Nuovo Sud - che accompagna dal 1861 la mentalità di certi politici, quando per nascondere i problemi della propria città denigrano Napoli o l'intero territorio meridionale. Non ci sono colpe certamente da parte di Scampia se da tre anni la città di Pordenone ha problemi con i rifiuti. Per cui se non è razzismo anche questo cos'è? Come quando - continua la nota - in partite di calcio in cui non gioca il Napoli partono cori razzisti contro la città in assenza della squadra partenopea. Peccato che qui si tratti di istituzioni e non tifoserie. Sotto gli aspetti governativi - conclude la nota del Movimento per il Nuovo Sud - chi non ha peccato scagli la prima pietra».

E da questo punto di vista appare come un vero e proprio controsenso il duro attacco del sindaco Ciriani a Napoli e al quartiere di Scampia. Quando nel 2019 a Pordenone comparvero i cartelli della discordia, infatti, fu proprio il primo cittadino a prendere posizione per una faccenda che, a suo dire, aveva indignato in primis gli stessi cittadini di Pordenone e che non andava ingigantita. «Si è trattata dell'iniziativa di un cretino - affermò Ciriani - il Comune non solo ha preso le distanze ma ha già provveduto, appena informato dell'accaduto, a rimuovere i tre fogli». 

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