Crociere a Napoli, tornano gli stranieri ma la «bolla» frena gli acquisti

Crociere a Napoli, tornano gli stranieri ma la «bolla» frena gli acquisti
di Antonino Siniscalchi
Lunedì 5 Luglio 2021, 11:00 - Ultimo agg. 14:34
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Si rivedono i turisti, anche molti stranieri, e si rivedono anche le crociere. Ieri, al Beverello erano ormeggiate tre navi di Msc e Costa, le due società armatoriali che hanno ripreso i viaggi e hanno messo Napoli al centro dei loro tour. Ovviamente, nel rispetto di regole molto rigide, tanto che i crocieristi sono costretti a vivere in una sorta di bolla non solo durante la navigazione ma anche durante gli sbarchi e le visite delle città toccate dalle navi.

Le limitazioni furono decise come presupposto della ripartenza nella massima sicurezza ma intanto stanno creando non poche difficoltà.

Una limitazione prevista dal protocollo sanitario impone il divieto assoluto di effettuare acquisti di souvenir e ogni altro genere di articolo al di fuori dei canali ufficiali imposti dalle compagnie. Una restrizione che ha generato inevitabili perplessità tra i commercianti. Da Napoli a Pompei, da Sorrento alle isole, i turisti devono muoversi rispettando determinate regole e così, come ieri in città, le escursioni sono guidate e nessuno può uscire dal gruppo sanificato. 

Ieri, in rada a Napoli ben tre navi da crociera, ma nessuna opportunità di incrementare i ricavi per i commercianti, con il turista costretto a limitare le scelte dei propri acquisti a pochi negozi. A farsi portavoce di una protesta che si sta diffondendo a macchia d'olio è il presidente di Confcommercio Sorrento, Vincenzo Ercolano, che raccogliendo le istanze di numerosi associati ha scritto alle società armatoriali per sollecitare una revisione delle regole e per rimuovere una limitazione che penalizza l'intero comparto commerciale e che, in fondo, finisce per danneggiare gli stessi turisti. «Tutti i negozi di Sorrento - sostiene Ercolano - si sono adeguati fin da subito al protocollo sanitario per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus, consapevoli che la prosecuzione delle attività commerciali può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino adeguati livelli di protezione, pena la sospensione dell'attività. Per noi i turisti sono sacri, sono tutti uguali, così è sempre stato anche con i passeggeri delle navi da crociera che negli anni hanno affollato le nostre strade».

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La filiera degli acquisti del turista in crociera, convogliato nei circuiti definiti preventivamente dalle compagnie di navigazione e dalle guide, ha sempre rappresentato una prerogativa del comparto. Ma la «bolla» delineata dalle compagnie di navigazione ha ulteriormente inasprito le possibilità di deroghe per i piccoli commercianti. «Abbiamo accettato - aggiunge il presidente di Confcommercio Sorrento - nonostante fosse penalizzante, la scelta di acquistare solo in pochi negozi, rispettando gli accordi commerciali per i quali non entriamo nel merito. Ma oggi che la Campania è in zona bianca non possiamo più accettare che le guide non permettano ai turisti di fermarsi né di acquistare negli altri negozi».

A Napoli si rivede un turismo straniero e le crociere sono da sempre uno dei punti di forza. Da qui la richiesta di rivedere i protocolli, necessità sottolineata anche da Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, dove la campagna di vaccinazione è quasi completata. «Contemperare l'osservanza dei protocolli con le legittime aspettative dei commercianti spiega il sindaco potrebbe essere una soluzione da studiare attentamente. La tutela del turista in crociera rappresenta una priorità assoluta, ma ritengo che possano sussistere le condizioni per poter ampliare l'opportunità di accedere ai negozi che hanno rispettato le norme sanitarie per accogliere gli ospiti nella massima sicurezza».

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